"Caro Andrea Melis,
una canzone di Lucio Dalla direbbe: "ti scrivo, così mi distraggo un po'...",
anche visto che oltre ad essere un collega sei, da anni, un amico.
E invece no, ti scrivo con ben altra intenzione.
Non voglio distrarmi da nulla ma partire dal tuo ragionamento sensato per dirti: "è necessario provarci davvero a cambiare le cose", per questo dobbiamo costituire una alleanza politica, forte. Io non lo so se come dici tu, riprendendo un ragionamento di Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle è destinato a non esserci più.
Sono certo, da tempo, però, che non possa più esistere quel Movimento inconcludente, barricadero e isolazionista che è stato fino a poco tempo fa.
Anche perché poi alla fine, con quel modo di ragionare, si intraprendono scelte sbagliate, folli e autodistruttive.
Lo abbiamo visto.
Governare con la Lega è stata, parlandoci chiaro, una scelta che era nell'aria da tempo ma profondamente sbagliata. Concordo con te: il campo in cui deve agire il Movimento 5 Stelle è quello opposto a Salvini, Meloni e Berlusconi.
Il tuo partito, quello in cui anch'io ho creduto, non può permettersi di non contribuire a costruire un grande polo europeista e progressista. Dobbiamo guardare ai più deboli, al cosiddetto "Nessuno deve rimanere indietro", e lo dobbiamo fare tenendo ferma la barra sulla legalità, la questione morale nella politica e nelle istituzioni, la rappresentatività degli elettori e la massima partecipazione della società nel governo della cosa pubblica.
Il Movimento 5 Stelle può dare molto a una coalizione di centrosinistra e i partiti che la compongono, o la comporranno, possono dare molto ai pentastellati.
Uno può portare freschezza, voglia di fare, dinamicità, creatività e, perché no, un po' di intransigenza. Gli altri possono metterci esperienza, preparazione, competenza e autorevolezza. Nel ragionamento non posso escludere un altro amico, Fabio Tosi, perché anche lui è intervenuto in favore del dialogo. Restare fedeli ai propri elettori non significa rimanere a sventolare una bandiera.
Significa portare avanti, ovunque si vada, le proprie idee e i propri valori. Sono contento, dunque, che entrambi abbiate preso una posizione chiara e netta.
Lavoriamo assieme per costruire una casa comune che possa cambiare le sorti della Liguria.
Dialogare con PD, Linea Condivisa, PSI, Italia Viva, Articolo 1, Sinistra Italiana, Italia in Comune e tutte le forze riformiste e progressiste è un dovere che non potete e che non possiamo permetterci di disattendere.
Ai recinti che alcuni, da sempre e da ogni parte, vorrebbero innalzare contrapponiamo la politica della contaminazione, della condivisione, delle idee da mettere a fattor comune e in rete.
Mescoliamo i valori del Movimento a quelli di chi ha avuto un percorso politico differente ma che vuole misurarsi con la sfida di costruire un luogo migliore, anche partendo dagli errori che ha fatto in passato e che non può e non intende più ripetere.
La prossima settimana ci sarà un'altra riunione del tavolo per costituire un polo progressista.
Sarebbe opportuno, come Movimento 5 Stelle, che vi sedeste con noi. In Liguria a differenza di altri territori ci sono tutte le condizioni per lavorare assieme. Da anni condividiamo temi, idee e soluzioni opposte a quelle messe in campo da Toti e la sua maggioranza.
Avviamo, da subito, un grande cantiere per scrivere un programma comune che disegni la Liguria del 2020.
Elaboriamo un piano strategico che segni la giusta rotta per la nostra regione.
Partiamo dall'analisi dei tanti problemi dei nostri concittadini e diamo loro risposte concrete. La politica non serve ad altro: risolvere i problemi e migliorare il presente e il futuro della società".
Francesco Battistini
Italia in Comune - Linea Condivisa