Oggi è un giorno importante perché la città ha reagito con una grande manifestazione, dopo anni di sistematico indebolimento della sanità pubblica alla Spezia e in Liguria.
Lo ha fatto con uno spirito unitario, attivato dalle organizzazioni sindacali, che ha trovato un interlocuzione nelle forze politiche, sociali e partecipative.
Lo considero un momento di svolta, perché l'unità di un grande fronte sociale è la precondizione per dire che è necessario cambiare tutto sul tema della sanità.
Di fronte a questa grande protesta Toti è fuggito.
Toti non si è accorto, o finge di non sapere, che mancano i medici, gli infermieri, i primari, gli operatori socio assistenziali. Rimuove il fatto che l'ospedale Sant’Andrea sta cadendo a pezzi, che il San Bartolomeo è privo di una strategia e che i servizi territoriali sono del tutto insufficienti.
A Toti e alla Viale non interessa. Troppo impegnati a occuparsi degli assetti interni alle Asl, a inaugurare tappeti rossi, a fare propaganda ai sovranisti e populisti.
Ma sulla sanità le bugie e la propaganda hanno il fiato corto perché il diritto alla salute è la priorità quotidiana di ogni individuo giovane e meno giovane e non c’è cosa più ingiusta che costringere chi è malato ad aspettare mesi in estenuanti liste d’ attesa. Non c’è cosa più grave che determinare una situazione per la quale chi è ricco possa curarsi e chi è povero sia costretto a non farlo.
Noi in Liguria siamo in questa situazione grazie a questi cinque anni di irresponsabilità. Sulla sanità abbiano tasse più alte, servizi più scadenti, liste d’attesa e fughe da brividi e un cantiere fermo per il nuovo ospedale che sta mortificando il ruolo di capoluogo e il futuro della città.
Abbiamo chiesto, dopo cinque anni in cui governano loro ma danno la colpa agli altri di rispondere ad una domanda semplice: vanno avanti i cantieri?
Qualcosa però è cambiato, rispetto anche solo a pochi mesi fa: oggi c’è una provincia unita nel dire basta, ci sono sindaci che si sono stancati delle parole vuote di Peracchini( presidente della conferenza dei Sindaci) e chiedono la convocazione della conferenza, in sua sostituzione.
Chi scappa può farlo dalle manifestazioni ma non può farlo dalla realtà.
Italia Viva darà il proprio contributo per tenere la città unita sull’obiettivo di cambiare la sanità e mandare a casa chi l’ha ridotta in questo stato.
On. Raffaella Paita
Deputato Italia Viva.