“Il Paese non poteva permettersi un aumento dell’Iva che avrebbe portato alla recessione e si doveva cercare di fermare una destra con caratteri inquietanti”.
Così lo spezzino Andrea Orlando, vicesegretario nazionale del Pd, in un'intervista a Maria Latella su Sky TG24 ha spiegato la nascita del governo Conte bis, con l’intesa tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
“Mi pare che Salvini sia ancora là, come anche il rischio di una recessione – ha continuato il deputato dem – Finché questi rischi esistono le ragioni di un nostro impegno al governo restano. Oggi lavoriamo per pagare il conto che è stato progressivamente fatto crescere da Salvini”.
Orlando ha commentato anche le nuove misure per contrastare l’evasione fiscale allo studio del governo: “Siamo assolutamente d’accordo con l’obiettivo di combattere con tutti gli strumenti possibili l’evasione fiscale: è la condizione attraverso la quale si può far scendere la pressione fiscale, ma il presupposto è che tutti paghino le tasse. Riteniamo che la tracciabilità sia uno degli strumenti con cui si possa far emergere il nero, di certo non utilizzare tutti gli strumenti a disposizione rischia di essere schizofrenico. Se pagano tutti le tasse, tutti possono pagarle meno”.