Landolfi Sergio, referente della logistica portuale provinciale di Fratelli d’Italia, congiuntamente al gruppo consigliare del Comune di La Spezia, Sauro Manucci e Maria Grazia Fria, e al coordinatore provinciale Davide Parodi, espongono alcune riflessioni e preoccupazioni relative alle ultime notizie riguardante il futuro del porto della Spezia.
Abbiamo assistito in questi giorni ad una serie di botta e risposta sui giornali tra l’Autorità di Sistema e Gruppo Contship, riguardante i ritardi dei lavori in porto. Già all’inizio dell’anno avevamo denunciato la nostra preoccupazione su un crono programma mai partito per la realizzazione delle opere.
Siamo spettatori tra lettera-diffida della ADSP, e risposta della numenro uno di Contship Cecilia Battistello.
E’ terminato da pochi giorni la seconda edizione di BiLog (Logistic and Maritime Forum) alla Spezia, dove nei vari tavoli di discussione sono stati portati anche i risultati di uno studio svolto sull’occupazione del nostro porto. Sono emersi numeri importanti: si parla di circa 8mila occupati, con un sistema di relazioni (famiglie, etc.) che accresce il dato a diecimila, in 72 aziende.
Dopo questi numeri, FDI è ancor più preoccupata per il futuro del nostro porto e dei suoi occupanti. Fratelli d’Italia ha sempre sostenuto, e sostiene ancor oggi, l’importanza e la centralità del porto come ulteriore tessera vincente per creare volano economico e produttivo sul territorio. “Ora come allora siamo sempre più convinti” concludono gli scriventi,”che se non si darà inizio alle opere di infrastrutture programmate, che dovranno essere ultimate in tempi celeri, si rischia di perdere occasioni per il futuro. Si rischia di far scappare i clienti e compagnie di navigazione e compromettere il business delle Crociere e del turismo locale”.