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Nuovo Felettino, Battistini e Michelucci: "Le Regione non ha più scuse: deve agire" In evidenza

I consiglieri regionali di IIC e PD: "Di questo passo, con l'attuale assetto, La Spezia potrà vedere il suo nuovo ospedale fra 95 anni. Follia!"

Lento ma tutt'altro che inesorabile è lo stato di avanzamento lavori nel cantiere del Nuovo Ospedale Felettino.

Lo scorso anno la Pessina Costruzioni aveva eseguito circa il 4,40% dei lavori e oggi, a poco più di 12 mesi dalla prevista consegna dell'opera, siamo a circa il 5,30%.
Questa è una delle questioni emerse ieri in Commissione Sanità a Genova. Un cantiere avviato più di 4 anni fa e che vede una progressione nei lavori dell'1% annuo. Di questo passo, con l'attuale assetto, La Spezia potrà vedere il suo nuovo ospedale fra 95 anni. Follia!

Ora la Giunta regionale non ha più scuse. Deve agire. L'Avvocato Pozzo, l'amministratore unico di IRE, la stazione appaltante che cura l'opera, ieri ha dipinto una situazione non più sostenibile. Secondo Pozzo la condotta dell'impresa costruttrice nella presentazione delle varianti progettuali è da sempre stata approssimativa e lacunosa. Gli elaborati grafici, quando presenti, spesso erano incongruenti rispetto ai calcoli forniti. La valutazione, come quella fornita da Conteco, sull'ultima variante strutturale non è neppure stato possibile eseguirla con successo, dati i documenti inviati. Inoltre, sempre secondo quanto riferito dal dottor Pozzo, l'affidabilità dell'impresa nella consegna delle opere è prossima allo zero. La paratia di contenimento, opera propedeutica allo scavo delle fondazioni, ad esempio, avrebbe dovuto essere pronta entro luglio 2018. In autunno invece non era ancora finita e al collaudo in corso d'opera ben 2 tiranti hanno ceduto rendendo, ovviamente, non conforme il lavoro eseguito.

L'avvocato Pozzo si è spinto oltre dicendo che in questi anni la Pessina è entrata più volte in contenzioso con le imprese di cui si è avvalsa o si sta avvalendo in cantiere. Le motivazioni sono, chiaramente, sempre legate ai pagamenti che non verrebbero effettuati. Anche ASL5, dallo scorso agosto, ha proceduto contro Pessina per richiedere la differenza tra anticipazione sui lavori, che ammonta a circa 10 milioni di euro, e valore di ciò che è stato eseguito, di poco superiore ai 5 milioni.

Secondo IRE da circa un anno sussistono le condizioni per revocare l'appalto all'impresa aggiudicataria e sbloccare una situazione non più sostenibile.
La palla passa dunque a Toti e Viale. A loro spetta decidere. Quali intenzioni ha la Giunta regionale? La situazione va risolta perché la Sanità spezzina, ora, è vicina al collasso. È ora che si scuotano da un torpore durato fin troppi anni e inizino ad agire con lungimiranza e rapidita'.

Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Italia in Comune/Linea Condivisa

Juri Michelucci
Consigliere Regionale
Partito Democratico

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