Continua il rimpallo di responsabilità sul Felettino. E intanto la sanità dell’Asl 5 è al collasso. Ieri Ire ha bocciato la variante strutturale chiesta da Pessina e con quest’ennesima
mazzata il futuro del nuovo ospedale spezzino diventa ancora più a rischio.
La Giunta ligure continua a scaricare la colpa sugli altri e a parlare di “appalti spericolati”, ma la verità è che Toti e Viale hanno ereditato da chi li ha preceduti il finanziamento e l’affidamento della gara d’appalto per il nuovo nosocomio spezzino e poi la loro Giunta ha approvato il progetto esecutivo. Dopo 4 anni e mezzo, però, ci troviamo sempre allo stesso punto: un cantiere in cui c’è solo polvere o fango quando piove.
Invece di giocare al rimpallo delle responsabilità tra Regione, Ire e Pesssina, sarebbe meglio che l’assessore Viale si rimboccasse le maniche e iniziasse ad affrontare una buona volta i problemi: da mesi chiediamo di aprire un tavolo sulla sanità spezzina per discutere tutti insieme – maggioranza, opposizione, sindacati, territorio – su come affrontare questa situazione di emergenza. Viale risponda nel merito.
Quella del Felettino è una notizia drammatica. Non è possibile continuare a far finta di nulla. L’assessore, però, invece di risolvere i problemi e programmare gli interventi preferisce tagliare nastri e il 2 ottobre sarà a inaugurare un agiografo e un ecografo. Si potrebbe cogliere quell’occasione per una conferenza dei sindaci e degli amministratori spezzini sul Felettino.
Gli spezzini hanno bisogno del nuovo ospedale provinciale. Ci auguriamo che la situazione si possa sbloccare al più presto e ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare.
Juri Michelucci,
vicecapogruppo del Pd ligure.