Lo scenario peggiore si è avverato. La variante alla costruzione delle fondazioni presentata dall’azienda Pessina Costruzioni, come scrive stamani Il Secolo XIX, è stata bocciata nei giorni scorsi da Ire, la società in house della Regione che svolge il ruolo di stazione appaltante.
Dopo l’ok alla variante da parte del Comune e della Provincia a luglio, competenti rispettivamente per la valutazione idrogeologica e sismica, tardava ad arrivare proprio il responso di Ire, che nei giorni scorsi, nel corso di una riunione in Regione, avrebbe annunciato il suo “no” al progetto di Pessina.
Si tratta della pietra tombale sull’appalto del nuovo ospedale del Felettino. L’azienda, come aveva già lasciato filtrare in passato, oltre a rescindere il contratto potrebbe anche avviare un contenzioso legale milionario, sulla falsariga di quanto accaduto con il cantiere del terzo lotto della Variante Aurelia.
L’appalto del Felettino è bloccato da ormai tre anni, quando Pessina, a seguito di una raccomandazione della Provincia, aveva presentato una variante alla costruzione delle fondazioni.
Ad oggi mancava ancora un giudizio ufficiale da parte di Ire, con cui in passato l’azienda si è duramente scontrata sulle ragioni dello stallo del cantiere.
A complicare ulteriormente la situazione si è aggiunta, a luglio, la richiesta di concordato in bianco di Pessina, per la situazione di crisi da sovraindebitamento.
Uno scenario da incubo in una situazione già notevolmente critica per la sanità locale.