Ancora il Felettino a fare la parte del protagonista in consiglio comunale, con un’interpellanza della consigliera del PD Dina Nobili che richiede delucidazioni sul fantomatico “piano B” comparso anche in una nota del consigliere di maggioranza Marco Frascatore.
“Premessi i pareri favorevoli di giugno dei tecnici del Comune e della Provincia sulle varianti riguardanti il nuovo ospedale e la volontà della ditta Pessina di proseguire nei lavori - ha dichiarato la consigliera Dina Nobili - considerate le dichiarazioni di un consigliere di maggioranza che fa riferimento ad un piano B di cui la città non è a conoscenza, perché il Sindaco non è mai intervenuto per sollecitare Ire a dare risposte celeri? Esiste veramente un piano B?”.
“La consigliera Nobili è un po’ disattenta. La volontà ribadita dalla ditta Pessina la conosce solo lei - ha risposto il sindaco Pierluigi Peracchini - oggi ci sono solo 5 milioni di lavori espletati con un acconto percepito di oltre 10 milioni di euro. C’è una variante alla paratia che non ha superato un collaudo e l’ipotesi di variante delle fondazioni. Stiamo parlando di un appalto dell’Asl con la stazione appaltante Ire, fossimo stati noi a programmare, progettare e appaltare l’ospedale Felettino sicuramente sarebbe già pronto. Se non si potrà realizzare, perché la volontà della ditta Pessina non mi pare molto concreta e se si andrà ad un contenzioso è chiaro che dovremmo suggerire una strada all’Asl per vedere la realizzazione del nuovo ospedale quanto prima”.
Una risposta, quella del primo cittadino, che non ha soddisfatto la domanda della consigliera del Partito Democratico: “Non ha detto se c’è un piano B e quale sarebbe. Alla Spezia ci sono 150 milioni di euro destinati al nostro ospedale, questi soldi devono rimanere qui, siamo in condizioni devastanti per quel che riguarda la sanità. Da 5 anni c’è la disponibilità di questi soldi ma la Regione non ha fatto nulla per utilizzarli. Se la ditta Pessina non andava bene bisognava a suo tempo decidere al riguardo. Bisogna fare qualcosa altrimenti questi soldi andranno altrove. Intraprenderemo delle azioni come Partito Democratico con assemblee e raccolta firme”.