La conclusione del documento, che si sottolinea ha preso in esame non solo il progetto originario ma anche alcune varianti, è quella di "prendere in esame opzioni più efficienti".
Il Ministero, insomma, boccia e stoppa la Gronda.
Non si fa attendere la reazione del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: "Il colpo di coda di Toninelli! Anche se il Governo non esiste più, il Ministero delle Infrastrutture a guida grillina boccia la Gronda di Genova, un progetto già fatto e che gli italiani stanno già pagando. Anzi, molte persone e molte aziende sono già state espropriate perché il cantiere sarebbe già dovuto partire mesi fa".
Prosegue inserendo la decisione già nella campagna elettorale: "L’arroganza non ha limiti: per compiacere i grillini liguri, che in campagna elettorale si sono schierati contro l’opera, il Governo boccia un’infrastruttura strategica per tutti i porti e il nord-ovest del Paese. E questo nonostante tutte le associazioni di impresa, i sindacati, le categorie, i professionisti, chiunque viva e lavori in Liguria sia favorevole alla sua realizzazione. Il confronto istituzionale c'è già stato! Così come il dibattito pubblico, voluto dal Pd, tra i cittadini coinvolti nel progetto.
Ed ecco che dopo aver aspettato anni per colpa della sinistra, ora siamo ancora bloccati per colpa dei 5 Stelle.
E adesso che si mettono pure insieme a Roma... che disastro sarà? Aspetto il Pd che venga a dire, pur di andare al Governo, che ha ragione Toninelli!"
Sulla Gronda, lo ricordiamo, si era presentato lo stesso schieramento del TAV: favorevole la Lega, come ribadito anche da Matteo Salvini a margine delle commemorazioni per la tragedia del crollo del Ponte Morandi, contrario il Movimento Cinque Stelle. Anche in questo caso, il PD è per il SI.
Un duro attacco ai pentastellati arriva anche dall'Assessore regionale Giacomo Giampedrone, che rivolge il proprio pensiero, in particolare, a quanti hanno dovuto abbandonare case ed attività: "Quando pensi di aver visto tutto ti accorgi che al peggio non c’è mai fine. E ora questi signori si starebbero addirittura apprestando a governare col PD! Le mie scuse personali vanno a tutti gli espropriati, privati e aziende, a cui per anni abbiamo raccontato che era necessario che abbandonassero le loro case, la loro attività, il loro lavoro per costruire un’opera di interesse nazionale che oggi scopriamo essere stata bocciata dal Ministro delle Infrastrutture, per giunta non più in carica.
È anche per questo motivo che è giunto il momento di cambiare!"