Uno striscione letteralmente slegato (termine ovviamente scelto non a caso) al centro di Piazza Mentana, tenuto in alto da palloncini bianchi e rossi, con su scritto "Da quassù la terra è bellissima, senza frontiere, senza confini".
Intorno giovani e meno giovani con addosso i giubbotti salvagente. Si sono dati appuntamento davanti al Teatro Civico coloro che contestano le politiche del leader della Lega e Ministro dell'interno Matteo Salvini, che tra poco sarà alla Spezia (ore 21.00) nella non lontana Piazza del Bastione per tenere il suo comizio.
La piazza (Mentana) contesta in particolare le politiche sull'immigrazione del leader della Lega, che vengono considerate inumane, e da lì si chiede il rispetto della Costituzione, indicata come il faro della Repubblica.
"L'odio non ci piace, Salvini non ci piace, lo diciamo ora ed andremo avanti a dirlo, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle piazze" ha affermato dagli scalini esterni del teatro la rappresentante di "Non una di meno", vestita da Madonna ed indossando il cartello "Matte, lascia stare la Maria".
Parole dal duplice significato, in contestazione all'affidarsi di Salvini alla Madonna, ma anche alla volontà di mettere completamente fuorilegge la canapa e alla mancanza negli ospedali della Cannabis terapeutica.
La contestazione a Salvini si allarga a diventare contestazione alla Lega (con riferimento ai 49 milioni di euro che il partito deve restituire) e a molteplici provvedimenti del Governo: dal Ddl Pillon all'autonomia, dalle politiche sulla scuola a quelle sul lavoro, all'atteggiamento tenuto sul caso Regeni e sul caso Cucchi
Tutta la piazza intona "Bella ciao" prima degli ultimi interventi.
Chiusura affidata al coro "Siamo tutti antifascisti", mentre lo striscione iniziale viene fatto nuovamente volare verso il cielo.