A Peracchini auguri di buon lavoro dal punto di vista della correttezza istituzionale. Certo politicamente ieri non è stata una bella giornata per lui e il centrodestra visto che ha conseguito un risultato molto modesto in termini di voti espressi rispetto alle reali potenzialità del centrodestra. Per spiegarlo in termini semplici: il centrodestra ha tanti consiglieri comunali che pesano un totale di circa 50000 voti ma non sono andati a votare e lo hanno lasciato fermo a 39000.
Perché? Erano in vacanza o ci sono ragioni politiche? Penso più alla seconda lettura. D’altronde è difficile tapparsi il naso e votare un presidente che prima vuole tenere l’Enel aperta e poi cambia idea (per fortuna) perché sennò la sua maggioranza va sotto, che dopo avvalla di fatto la realizzazione di un biodigestore a Santo Stefano Magra che ospiterà rifiuti da tutta la Liguria, e dopo ancora non fa nulla perché il cantiere dell’ospedale della Spezia riparta, lasciando gli spezzini in una condizione sanitaria indecente.
Quindi dopo la recente sconfitta amministrativa della destra in molti comuni importanti a causa delle divisioni interne allo schieramento, ora si è consumata una mezza vendetta interna facendo venir meno i voti a Peracchini in Provincia. Tutti elementi che confermano che il potere è un collante ma quando non si fanno scelte coraggiose per il territorio poi i nodi vengono al pettine.
Si dirà: ma il Pd? Ecco il Pd ha messo in campo la candidatura di un bravo amministratore, Alessandro Silvestri. E’ stato molto sostenuto a livello provinciale perché tutti gli riconoscono capacità, competenze e voglia di unire. Desidero ringraziarlo perché la sua battaglia generosa ha permesso di dimostrare che uniti e propositivi possiamo cambiare il corso politico di una provincia governata molto male da Toti e compagnia.
Raffaella Paita, deputata PD