Gazzetta della Spezia continua il suo approfondimento sui candidati sindaco alle amministrative 2019 facendovi conoscere coloro che si contendono l'amministrazione del Comune di Arcola. In corsa sono in tre, ovvero Alessio Binetti sostenuto dala lista "Alternativa per Arcola"; Maurizio Gatti espressione del centrodestra, e Monica Paganini con la lista "Uniti per Arcola".
Che idea si è fatto degli schieramenti in campo?
Parlo da neofita della politica, come ben saprete per me si tratta di un'esperienza tutta nuova. Vedo la lista rappresentata dalla signora Paganini, che si presenta come “lista civica”, ma che in realtà configura una lista chiaramente di sinistra, dove all’interno possiamo trovare dinosauri della politica che calcano palazzo comunale da ormai un trentennio, mi domando se l’assenza dei simboli che identificano questa lista sia una dimenticanza o una strategia per confondere l’elettorato. Contrapposta a questa troviamo un'altra lista che si definisce anch’essa “civica” rappresentata da Maurizio Gatti, la quale al contrario riporta ben sei simboli di partiti di centro destra, definendo chiaramente il suo orientamento politico.
Infine Alternativa per Arcola da me rappresentata, l’unica che si può definire lista civica, in quanto si presenta alla prova elettorale senza essere espressione diretta di un partito politico, differenziandosi dai partiti tradizionali, essendo l’unica tra le tre in grado di esprimere un movimento d'opinione temporaneo incondizionato.
Può commentare la scelta di presentarsi con una lista civica, soprattutto in riferimento a quanto affermato dalla senatrice Pucciarelli?
Sono onorato che un senatore della Repubblica si interessi ad una lista civica di Arcola, evidentemente il lavoro che stiamo portando avanti non è passato inosservato, sintomo di un ottimo impatto sul territorio. Per quanto riguarda le dichiarazioni rilasciate dalla senatrice non entro nel merito, questo modo di fare politica non ci appartiene, siamo un gruppo positivo, che si è attivato per il proprio paese, e non cadrà in provocazioni che finirebbero solo per distrarci dal nostro impegno, .
Per quanto riguarda il perché di una lista civica è presto detto, in Alternativa per Arcola, l’unica che possa veramente definirsi lista civica, ciò che aggrega il gruppo non è un’ideologia politica, ma la voglia di mettere a disposizione le proprie competenze per il proprio territorio, senza dover dipendere da decisioni politiche prese altrove, magari senza neanche conoscere lo stesso territorio e i suoi cittadini, Alternativa per Arcola è questo, rompe gli schemi classici con cui Arcola è stata governata dal dopoguerra, il cambiamento è visione e coraggio, ci poniamo quindi agli arcolani come quella visone, chiedendogli di fare un atto di coraggio per provare a cambiare.
Parliamo del programma, ci vuole riassumere in pochi parole i punti con i quali si presenta di fronte agli elettori?
Alternativa per Arcola intende svolgere una funzione amministrativa con spirito di servizio e in modo pratico, dando soluzioni reali per i problemi di Arcola, visibili a tutti.
Per prima cosa renderò i cittadini partecipi in modo attivo alle decisioni riguardanti la vita del proprio paese, con una riorganizzazione della macchina comunale che non dovrà render conto a partiti politici, improntando un’amministrazione trasparente dove il cittadino sarà considerato una risorsa.
Renderò più snella la burocrazia permettendo soluzioni in tempi rapidi e certi, efficiente nell’erogare i servizi alle persone che ne hanno bisogno.
Dopo un’analisi del territorio abbiamo individuato soluzioni iniziali da poter attuare in tempi brevi, per risolvere i problemi legati al dissesto idrogeologico, interventi che saranno l’inizio per una soluzione definitiva.
Svilupperò il settore primario e terziario (turismo) iniziando dalla creazione di un circuito internazionale che colleghi il Santuario della Madonna degli Angeli e tutte le Pievi alla Via Francigena, al fine di valorizzare l’apparizione della Madonna del Rosmarino.
L’ambiente avrà particolare attenzione, ho in programma progetti di intervento concreto (scuole, urbanistica, illuminazione stradale, ecc), il tutto con un occhio attento su Boscalino e la gestione dei rifiuti, la sicurezza del cittadino, la mobilità e trasporti.
Parliamo proprio della questione biodigestore. Che ne pensa?
Il tema biodigestore è un tema molto complesso, la nostra posizione è comunque un no all'impianto, che sia Boscalino o Saliceti, poco cambia, tanto più che si vorrebbero trattare quantità di rifiuti - frazione organica - superiori alla produzione della nostra provincia. Il biodigestore utilizza per la digestione del rifiuto organico un sistema anaerobico. Alzando la temperatura - quindi utilizzando energia - si generano biogas destinati alla produzione di energia termica o elettrica, ma resta anche una parte di rifiuto digesto che dovrà essere trattato con sistema aerobico. Pertanto riteniamo che possa essere la soluzione più idonea e con minor impatto ambientale l’identificazione di un sito che tratti la frazione di rifiuto organico direttamente con un sistema aerobico, che demolisce la sostanza organica in modo naturale, senza il dispendio di energia. Fermo restando che dovrebbe trattare solo il rifiuto della provincia spezzina.
Quale sarà il primo obiettivo che intende raggiungere nei primi 100 giorni del suo mandato, nel caso venisse eletto?
Non voglio fare promesse prima di verificare ciò che l’amministrazione uscente ci lascerà in eredità. Quello che so è che opererò immediatamente sul traffico pesante che attualmente interessa il tratto dell’Aurelia che transita all’interno del paese, in quanto non prevedendo opere strutturali, è materia che può essere gestita e risolta nel breve periodo