“Certo è che il Piano ha dimostrato molti limiti – spiega Vatteroni –: come per esempio il rimpallo tra Enti e uffici che ha talvolta comportato tempi biblici per chi è riuscito, dopo la presentazione del progetto imprenditoriale, ad arrivare in fondo alla procedura e in alcuni casi anche al mancato completamento della pratica. E' evidente che ciò che è successo ha non poco contribuito affinchè tutto si rallentasse. In particolare, dal 2008 in poi ricordiamo le prime alluvioni consecutive e poi il cambiamento dell'andamento del fiume che provoca ogni anno insabbiamenti talmente importanti da limitare l'operatività delle darsene e rimessaggi. Ha ragione il Sindaco quando chiede una rivisitazione veloce che non parta più da presupposti ormai inesistenti come il progetto Marinella. Anche per questo motivo che chi meglio degli operatori storici e delle Associazioni è in grado di dare un contributo al Tavolo di confronto?”
“Non possiamo poi che concordare – prosegue la referente sindacale Cna Produzione Nautica La Spezia - sul fatto che sia utile una fase propedeutica in cui il Parco conceda alle attività esistenti un congruo termine per mettersi in regola con poche e chiare prescrizioni di carattere ambientale ma che le stesse siano, come ha affermato lo stesso sindaco De Ranieri, uno spartiacque tra i pirati della nautica e gli imprenditori onesti. Sono tante le attività della nautica che in questi anni sono riuscite a sopravvivere alle difficoltà naturali dell'alveo e a una crisi economica importantissima, nonostante questi presupposti hanno colto opportunità e hanno fatto scelte imprenditoriali che vanno verso la qualità trasformandosi in Marina Resort o attrezzandosi per dare ulteriori servizi ai turisti, come gite su imbarcazioni. Alcune non ci sono comunque riuscite e rispetto al 2008 le attività sono diminuite di numero. Come più volte abbiamo sottolineato – conclude Giuliana Vatteroni - nautica sul fiume Magra significa molto di più per l'economia circostante che un ricovero per le barche, rappresenta centinaia di artigiani che lavorano per queste e non solo”.