Appare infatti piuttosto evidente che sebbene le e-mail siano comode, in realtà la messaggistica elettronica non ha lo stesso impatto di una lettera realizzata con cura, che magari riporti il nostro brand stampato e che sia “addirittura” firmata a mano. Per i motivi di cui sopra, è un'emozione sicuramente più forte quella di trovarsi davanti a una busta indirizzata a proprio nome, magari manoscritta: c’è da scommettere che questa sarà, presumibilmente, la prima cosa che verrà aperta.
D’altronde, è diventata una vera e propria rarità quella di ricevere una corrispondenza scritta a mano, o una busta cartacea pazientemente indirizzata a nostro nome, piuttosto che l’ennesima email.
Non solo: scrivere una lettera cartacea può avere anche dei benefici sorprendenti… vediamo quali:
- mostra dell’interesse nei confronti del cliente: spendere del tempo per raccogliere la carta, personalizzarla con il proprio brand, metter giù le parole più adatte, firmarla a mano… è senza dubbio uno sforzo che sarà apprezzato dal destinatario;
- si emana fiducia: firmare la lettera a mano può rivelare fiducia e creatività, due elementi che probabilmente rafforzeranno le buone impressioni in capo al cliente;
- si genera un piacevole ricordo: il più delle volte, se il contenuto è interessante, è più probabile che la persona a cui si sta scrivendo conserverà la propria lettera a portata di mano. La lettera stampata sarà dunque uno strumento utile per poter essere conservato per anni, divenendo così un servizio di marketing sempre pronto per poter erogare la propria efficacia. Siete sicuri che l’email sarebbe così valida?;
- si migliora la qualità del contenuto: può sembrare strano, ma l’atto di scrivere e di stampare su carta delle parole, conduce a concentrarsi maggiormente sui termini che si sta riportando sulla lettera. Insomma, così facendo si avrà l’effettiva maggiori probabilità di concentrare meglio i propri pensieri rispetto a quanto non sarebbe possibile fare con un’email, spesso preparata in maniera più sbrigativa;
- si rafforza la tradizione: fino agli anni '90 le persone usavano correntemente le lettere invece delle e-mail per poter comunicare. E lo stesso, peraltro, ben facevano le aziende. L’invio di lettere B2C, non spam, può dunque rafforzare questa tradizione che è andata in disuso, permettendo ai consumatori di poter riscoprire il piacere di aprire una busta, leggere la lettera e, se ritenuto opportuno, conservarla per poter beneficiare dei suoi contenuti nel momento in cui si rendesse necessario.
Evidentemente, considerato che l’invio di una lettera in una busta con il proprio logo è sicuramente una strada di maggiore onerosità rispetto all’invio gratuito dell’e-mail, anche tale strumento non potrà che essere ponderato con particolare attenzione, e non potrà che essere opportunamente integrato con gli altri canali di marketing della propria azienda!