Dopo il freddo pungente, è arrivata la neve a colpire soprattutto le zone dell’entroterra ligure, dove le perdite di verdure e ortaggi vanno a sommarsi a quelle di inizio anno che, anche a livello nazionale, hanno ridotto le disponibilità di prodotto sui mercati.
L’inizio funesto del 2019 con le ondate di maltempo che continuano a tenere in pugno l’intera Penisola fanno sentire anche sul carrello della spesa degli italiani le gravi conseguenze della diminuzione di prodotto Made in Italy. Anche nei campi della Liguria è corsa contro il tempo per raccogliere le produzioni prima che vengano distrutte dal gelo; inoltre lo sbalzo termico ha avuto un inevitabile impatto sui costi di riscaldamento delle produzioni in serra, che sono lievitati. Ma non solo: l’anomalia climatica ha interessato anche altri Paesi produttori europei e del Nord Africa con il taglio dei raccolti che ha fatto schizzare alle stelle i prezzi delle principali verdure invernali.
“Solo tra qualche giorno - commentano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – si potrà stabilire la reale entità dei danni causati dal freddo soprattutto agli ortaggi in campo, mentre già chiaro è l’aumento dei costi sostenuti da vivaisti e floricoltori costretti a tenere costantemente riscaldate le serre per evitare gelate. A preoccupare, infatti, non è tanto la neve di cui si conoscono i benefici per l’agricoltura, ma il freddo pungente che in questi giorni non sta dando tregua e causa gravissime perdite. Per far fronte al rischio di trovare nel carrello prodotti non di origine italiana bisogna prestare la massima attenzione, acquistando, quando possibile prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, venduti direttamente dagli agricoltori in azienda o presso i mercati di Campagna Amica Liguria, in modo da favorire l’economia locale, aiutare il proprio territorio e l’occupazione, ed avere la certezza di acquistare con il miglior rapporto prezzo/qualità un prodotto tracciabile e garantito”.