Confindustria La Spezia, relativamente alla decisione assunta da parte del Comune di Lerici - nella sua veste di socio di maggioranza - di porre in liquidazione la Società Scuola di Vela di S. Teresa, manifesta la propria contrarietà già confermata anche in sede di assemblea straordinaria della Scuola, svoltasi ieri durante la quale ha espresso voto contrario alla proposta di scioglimento anticipato.
In primo luogo Confindustria La Spezia rileva che l’amministrazione non aveva alcun obbligo alla messa in liquidazione della società ma poteva alienare le quote possedute a favore di altri soci privati.
Possibilità che poteva essere attivata in quanto ben due dei soci privati formalmente avevano manifestato l’interesse ad acquisire dette quote.
Pertanto, vi era la possibilità per la società di proseguire nell’attività sino al termine della concessione prevista nel 2020.
A ciò si aggiunge il fatto che la messa in liquidazione della Società Scuola Di Vela Srl sicuramente arreca un danno economico ai soci privati e, forse, un danno erariale per i soci pubblici.
In ogni caso Confindustria La Spezia rileva con fermezza che la Società Scuola di Vela, dopo un periodo in cui i bilanci chiudevano in negativo, grazie anche all’attività svolta gratuitamente dal consiglio di amministrazione presieduto da Gianfranco Bianchi, gli ultimi esercizi si sono chiusi in attivo.
Non per ultimo Confindustria La Spezia esprime preoccupazione e contrarietà sul fatto che il Comune abbia scelto di chiudere una società che, su iniziativa della CCIAA della Spezia, ha rappresentato negli anni un buon esempio di partenariato pubblico-privato, valorizzando lo sport della vela nel nostro golfo, grazie alla gestione dei privati. L’Associazione degli Industriali esprime preoccupazione che quanto avvenuto sia funzionale a riportare in ambito pubblico attività che con fatica l’imprenditoria locale è riuscita a rendere redditizia, laddove precedentemente la stessa Scuola di Caprera aveva fallito.