Negli ultimi anni abbiamo iniziato a conoscere i Bitcoin e le altre criptovalute, termini come blockchain e smart contract, i token. La tecnologia digitale ha fatto enormi passi in avanti e promette di cambiare i paradigmi legati alla moneta e alle transazioni online. Proprio per analizzare questi argomenti e le possibili applicazioni future, si stanno moltiplicando in Liguria iniziative, tavole rotonde e seminari formativi volti all'alfabetizzazione di addetti ai lavori e cittadini comuni. Scopriamo qual è lo stato dell'arte, quali sono le criptomonete esistenti, quelle emergenti e quali sono le attività commerciali nel territorio regionale che hanno iniziato ad accettarle come forma di pagamento.
L'ultimo incontro formativo, in ordine di tempo, si è tenuto lo scorso 10 aprile alla Camera di Commercio di Genova. Organizzato dall’Alleanza delle Cooperative con il titolo “Criptovalute, minaccia od opportunità?”, è stato un appuntamento importante per fare il punto della situazione e durante la giornata sono stati trattati argomenti di grande attualità come la storia delle monete virtuali, la tecnologia blockchain e le sue applicazioni. Un appuntamento in cui si è parlato soprattutto delle prospettive per il prossimo futuro.
Una regione, la Liguria, che si sta dimostrando all'avanguardia in Italia nel campo dell'innovazione con sempre più attività che accettano le criptomonete per l'acquisto e la vendita dei propri prodotti. Basti pensare che sono più di venti le realtà commerciali liguri che permettono di effettuare acquisti reali da saldare con criptomoneta. La lista è lunga e copre i settori più diversi : con bitcoin e derivati si può ordinare una camera in un bed and breakfast, pagare il conto del dentista, perfino acquistare oggetti di ferramenta. Interessante anche la dislocazione con sei attività nella provincia di Genova, tre nel Tigullio, due a La Spezia e dintorni, quattro a Imperia e ben sei nella Riviera di Ponente. La dimostrazione che i nuovi paradigmi tecnologici si stanno diffondendo anche fuori dai centri principali.
Ma quali sono le criptomonete a oggi più utilizzate e in quali campi hanno trovato le più importanti applicazioni? Se è sempre il Bitcoin la più conosciuta, anche grazie ai numeri collezionati sui mercati finanziari negli ultimi mesi, non mancano alternative già consolidate e nuove “altcoin” emergenti.
Tra le prime e più conosciute c'è sicuramente Ether. Nata come evoluzione di BTC e basata sulla piattaforma Ethereum, in grado di garantire un minor tempo di creazione dei blocchi rispetto al Bitcoin, è costruita su una blockchain pensata anche per applicazioni non finanziarie. Non prevedendo centri di mining tradizionali, la catena è aperta a tutti e si rivela l'ambiente ideale per la creazione e implementazione degli smart contracts, i nuovi contratti intelligenti in grado di rivoluzionare le transazioni online.
La terza criptovaluta in termini di capitalizzazione sui mercati è Ripple. Il protocollo è un open source distribuito. Ripple (XRP) è nata nel 2012 per rendere gratuite le transazioni finanziarie e recentemente è stata utilizzata dalle banche e dalle reti di pagamento come infrastruttura tecnologica. Estremamente interessanti le potenzialità delle nuove valute emergenti. Tra le altcoin di più recente creazione c'è CHP, moneta che gli appassionati di gaming possono utilizzare su CoinPoker, una piattaforma di poker con criptovalute. Nata nel 2018, utilizza gli smart contract generati su Ethereum per le transazioni online con i propri giocatori.
Il 21 gennaio 2018 Raiblocks ha cambiato nome in Nano ed è pronta per diventare uno dei successi dell'anno. I punti di forza di questa moneta sono la scalabilità illimitata e le transazioni istantanee che non richiedono nessun costo di commissione. 1000 volte più veloce di Bitcoin, Nano garantisce a ogni account l'utilizzo di una propria blockchain e dalla nascita ha elaborato 4,2 milioni di transazioni con un registro di 1,7 Gigabyte.
Chiudiamo la rassegna con Qtum, una criptovaluta pensata per essere un ibrido tra Bitcoin ed Ethereum e capace di sfruttare i punti di forza di entrambe. Essa utilizza la Virtual Machine di Ethereum per la scrittura dei contratti intelligenti e si basa su una blockchain modificata di Bitcoin. Una combinazione che permette a Qtum di sfruttare gli aggiornamenti tecnologici di entrambe come Lightning Network (Bitcoin) e Raiden (Ethereum).