Incominciano a ingranare, seppur con tempi non ancora chiaramente definiti, le opere previste dal Piano regolatore portuale. Ieri sera, nella commissione economia e lavoro presieduta da Maria Grazia Frijia, la presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale Carla Roncallo ha abbozzato un quadro della situazione, spiegando a che punto sono i principali lavori pensati per ampliare le capacità del porto.
IL PROJECT FINANCING ROYAL-MSC E LE PERPLESSITÀ DI FORCIERI
Prima di tutto via del Molo ha annunciato che a breve dichiarerà il pubblico interesse sulla proposta di project financing per la realizzazione della nuova stazione crocieristica, presentata da Royal Caribbean e Msc (il passo successivo sarà quindi l’organizzazione di una gara).
Roncallo ha anche risposto ai dubbi del consigliere comunale ed ex presidente dell’Authority Lorenzo Forcieri sul modo, a suo dire discutibile, in cui è stata gestita l’intera partita: “Il project ci è stato presentato l’estate scorsa – ha detto Roncallo – In tutto questo periodo chiunque avrebbe potuto presentare una proposta alternativa, e noi avremmo dovuto valutarla. Ma non abbiamo favorito uno piuttosto di un altro, quella è stata l’unica proposta che è stata fatta”.
WATERFRONT, UN’UNICA PASSEGGIATA DA CALATA PAITA AL REVEL
Una delle novità emerse dalla relazione di Roncallo, inoltre, è la collaborazione in corso tra il Comune e via del Molo per riconsegnare agli spezzini una parte di Calata Paita (un’area di circa 40 mila mq che parte dal terminal crociere numero 2), in modo da realizzare un unico percorso, ad uso di cittadini e turisti, che dalla calata arrivi in fondo a passeggiata Morin, passando per largo Fiorillo.
“A breve uscirà la gara per il nuovo molo crociere – ha fatto sapere inoltre Roncallo – che però si potrà realizzare non prima che Calata Paita sarà stata liberata da La Spezia Container Terminal. Nella concessione che gli è stata rilasciata è incluso infatti l’impegno di liberarla non appena avrà ampliato il molo Garibaldi. Si parla di un anno e mezzo, due”.
CAPITOLO RIEMPIMENTI, LO STATO DELL’ARTE
Il progetto di riempimento delle aree portuali a Fossamastra, al nuovo Terminal del Golfo, invece, è stato approvato in conferenza dei servizi a fine 2017 e poi a gennaio 2018 in Consiglio superiore dei lavori pubblici. “La parte autorizzativa si è conclusa – ha aggiunto Roncallo – Il Terminal del Golfo farà una gara, i cui tempi sono da definire”.
Da quest’opera, fra l’altro, dipende anche la realizzazione della fascia di rispetto a Fossamastra, per la quale bisognerà attendere proprio il termine del riempimento del Terminal del Golfo. “In alcuni punti la fascia di rispetto arriverebbe anche a una larghezza di trenta metri. Il progetto prevede anche di spostare la strada verso il porto, migliorando la qualità della vita di chi abita nel quartiere”.
Sempre a Fossamastra è previsto il riempimento del diffusore Enel, che consentirà di non interrompere sia la fascia di rispetto, sia la strada e la ferrovia interne al porto, che arriveranno fino al Terminal del Golfo, oggi di fatto separato dalle altre aree portuali.
Spostandosi al Canaletto, il riempimento della Marina, secondo le indicazioni date ieri sera dall’Autorità portuale, dovrebbe essere avviato da La Spezia Container Terminal per la primavera del prossimo anno, dopo che le imbarcazioni, a cavallo tra 2018 e 2019, verranno spostate nella nuova darsena al molo Pagliari (e in parte anche in un porticciolo a secco nell’area ex Casermette).
MOLO GARIBALDI E INFRASTRUTTURE FERROVIARIE
L’allargamento del molo Garibaldi, invece, di cui si occupa Lsct, deve ancora ricevere l’approvazione del Consiglio superiore dei lavori pubblici. La seduta decisiva, salvo rinvii, dovrebbe essere la prossima, fissata al 20 aprile. In seguito, una volta approvato il progetto, anche in questo caso si potrà procedere con la gara d’appalto.
Altra questione importante, infine, è quella del rinnovamento delle infrastrutture ferroviarie, di cui si occupa direttamente l’Autorità portuale. “Deve essere approvato il progetto esecutivo – ha precisato Roncallo – Si presume che tra circa due anni i lavori saranno finiti”.
Da quel momento, grazie allo spostamento del vicino fascio di binari, potrà essere realizzata anche la fascia di rispetto in viale San Bartolomeo, di cui si fa un gran parlare da (troppi) anni, e che oggi è formata soltanto da una barriera antirumore.