Dopo la conclusione del primo round di “business a tappeto” con numerosi buyer provenienti da vari paesi del mondo di interesse per il settore lapideo, si prosegue con il secondo gruppo di delegati stranieri provenienti da Turchia, Marocco e Russia, a dimostrazione della volontà di IMM/CarraraFiere di intercettare i buyer provenienti dai paesi di maggiore interesse per il settore, o perché tradizionalmente grandi utilizzatori dei nostri marmi, o perché relativamente “nuovi” e in forte espansione. Anche per loro incontri bilaterali in fiera per tutto l’arco della mattinata di ieri, a seguire visite in azienda e alle cave.
Queste le 16 aziende che hanno aderito al progetto proposto da IMM, e che hanno dichiarato in generale un alto livello di soddisfazione rispetto alla qualità dei buyer incontrati: BCT Bianco Carrara Trading, Bruno Lucchetti, Campolonghi, Errebi Marmi, Fibra, Franchi Umberto Marmi, Garfagnana Innovazione, Geo Marmi Carrara, G.M.C. Graniti Marmi Colorati, Graziani Marmi, Il Fiorino, Marmi Carrara, Max Marmi, Sa.Ge.Van. Marmi, Santucci Group e Savema.
Da ieri e fino al domenica saranno anche ospiti di IMM/CarraraFiere 17 architetti italiani, ma attivi prevalentemente all’estero, e l’architetto Craig Copeland, dello Studio americano Cesar Pelli. La prestigiosa delegazione è organizzata da PLATFORM, rivista internazionale di architettura e media partner di IMM, allo scopo di stabilire link proficui fra il territorio di Carrara nella sua globalità e i suoi professionisti. In programma visite al centro storico e alle cave, ad alcune aziende del territorio e attività di intrattenimento offerte dal ricco calendario della manifestazione cittadina. La possibilità data a questi ospiti di scoprire la città e il territorio, ma soprattutto il fitto calendario di incontri predisposto con gli imprenditori del marmo offre a Carrara l’opportunità di evidenziare la sua offerta e le sue caratteristiche uniche a una vasta internazionale e di altissimo livello qualitativo.
“L’operazione messa in campo dalla IMM con l’obiettivo di creare movimento e attenzione su Carrara con ricadute positive sulla città e l’intero territorio ha funzionato, sia per le 16 aziende che vi hanno preso parte, che per quanto riguarda la visitazione della città - dichiara il direttore di IMM/CararraFiere Luca Figari - a dimostrazione che una nuova via di promozione del marmo è possibile, creando le giuste sinergie. A questo proposito desidero ringraziare il Comune di Carrara, la Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica, oltre che di Amia e Camera di Commercio per aver creduto nel nostro progetto, ma anche gli Studi Artistici che hanno messo a disposizione le loro opere per abbellire la città, l’Accademia di Belle Arti, Ristorando, il Tau Tour Operator e tutti gli altri soggetti che hanno collaborato con noi per rendere questa manifestazione ricca di contenuti. La sinergia paga sempre."
"Mi auguro - aggiunge il Presidente di IMM Fabio Felici - che questa prima edizione così soddisfacente possa essere di stimolo per le altre aziende lapidee del territorio per unirsi a noi in vista della prossima edizione, in primis perchè è un'occasione di business, come testimoniano le dichiarazioni delle aziende coinvolte e poi perchè solo unendosi su progetti di marketing condivisi si riporterà Carrara al centro della scena internazionale”.
L’idea di base è la valorizzazione del territorio come luogo di una fiera spontanea e diffusa, di un luogo dove esiste una vera e propria “fiera naturale” in cui i capannoni delle aziende sono i padiglioni, le cave sono l’estensione di questi capannoni, il luogo dove tutto ha origine, il punto di partenza di un viaggio che coinvolge tutta la città, dove il marmo si fa punto di partenza e di arrivo di un tour esperienziale che porta alla radice delle tradizioni, della cultura e dei sapori del territorio. “White Carrara Downtown – conclude il presidente Felici – è l’evento per eccellenza di valorizzazione del genius loci di Carrara, ovvero l'insieme delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche, di linguaggio, di abitudini che caratterizzano il territorio”.