"La decisione di cambiare vita - racconta Silvana Balboni, agente di commercio specializzata in welfare aziendale e medicina del lavoro - l'ho avuta a 39 anni dopo la separazione da mio marito che non aveva mai voluto che io lavorassi. Avevo una Laurea in Lettere conseguita all'Università di Pisa e avevo fatto qualche ripetizione privata. Poi ho preso il coraggio a due mani ed ho deciso di dare una svolta alla mia vita. Ho comprato "L'Occasione" e guardato le inserzioni lavorative; un centro medico cercava una figura commeciale. Mi presentai e dopo alcuni colloqui ebbi subito il lavoro".
Così iniziava a lavorare in proprio?
Sì. Ho fatto un corso per conseguire l'abilitazione professionale da Agente di Commercio e rappresentante, poi un corso di computer, ed ho aperto partita iva. Il primo mese ho lavorato a Savona, poi a Genova, La Spezia e Massa Carrara.
Quali sono le principali soddisfazioni del suo lavoro?
L'agente di commercio è un lavoro stimolante, si incontrano persone e situazioni diverse. Non ci si deve assolutamente improvvisare, siamo intermediari fra le imprese manifatturiere/servizi e le organizzazioni della distribuzione o i clienti. Nel mio caso mi occupo di medicina, sicurezza, welfare aziendale. Visito i clienti e propongo prodotti e servizi. Tra i miei clienti vanto Contship, Termomeccanica, ecc. Come agente stipulo veri e propri contratti, fornisco assistenza globale al cliente.
Si è mai sentita discriminata nel lavoro solo per il fatto di essere donna?
All'inizio venni scelta perchè avrei preso metà delle provvigioni di un uomo. Come sapete l'agente stipula un contratto con l'azienda mandataria. Il trattamento economico è altamente variabile, in base alla produzione e al tipo di accordo provvigionale. Le donne guadagnano molto meno in media. Non mi sono mai sentita discriminata ma di certo una donna imprenditrice per affermarsi deve 'valere' come due uomini.
Un lavoro che necessita di molte doti?
Sì. Siamo imprenditori a tutti gli effetti anche se sembiamo talvolta dipendenti della casa preponente. E' essenziale la conoscenza approfondita dei prodotti che si propone, conoscenze informatiche, contrattualistica commerciale, una buona capacità relazionale e una dose di ambizione professionale.
Quali sono i principali ostacoli e quali le sfide?
Gli ostacoli vanno risolti, dipende sempre da come una persona si pone. La sfida è quella di sapersi evolvere con i tempi. L'agente di commercio credo assumerà un ruolo sempre più qualificato di collaboratore e consulente dell'impresa, dovrà avere una conoscenza approfondita dei mercati e l'attitudine ad assumere rischi e decisioni autonome.
Qual è il valore aggiunto di una donna imprenditrice?
Le capacità commerciali. Le donne sanno guardare a tutto tondo le esigenze del cliente. Consigliano, ma senza calcare la mano. Il marketing è soprattutto empatia e le donne sono empatiche. Sono più portate alla comprensione emotiva delle persone e capaci a decodificare abilmente la comunicazione non verbale.