Ne è certa Coldiretti che in questi giorni sta monitorando la delicata fase della raccolta in tutta la provincia dove operano su mille ettari di superfice agricola circa 1.700 olivicoltori per una produzione media annuale di circa 10-12 mila quintali (info su www.massacarrara.coldiretti.it). Il 2015 sarà l'anno della rinascita per il nostro extravergine che, complice anche le condizioni meteo favorevoli, non ha dovuto fare i conti con l'aggressione della mosca olearia che aveva invece irrimediabilmente compromesso la passata stagione olivicola. "La mosca – spiega Francesca Ferrari, Presidente Terranostra Coldiretti Massa Carrara - era stata, assieme al maltempo, una delle cause del crollo produttivo fatto registrare lo scorso anno con molte aziende che avevano addirittura preferito non raccogliere per evitare di immettere sul mercato un prodotto qualitativamente non all'altezza dei precedenti. Come per il vino, ci sono tutti i presupposti per un prodotto di altissima qualità".
Non sarà un'annata generosa e nemmeno nella migliore media annuale, questo è giusto rimarcarlo, in compenso – rileva Coldiretti sulla base dell'analisi del Consorzio di Tutela dell'Olio Toscano Igp – la qualità delle olive è ottima grazie anche al caldo che ha limitato gli attacchi della mosca olearia. Il primo momento delicato del processo produttivo, la fioritura/allegagione, non è stato molto positivo. E' stato caratterizzato da alcune giornate molto calde che hanno diminuito la capacità d'allegagione, riducendo in partenza la produzione attesa. Dopo questo primo momento difficile, non si sono verificati altri eventi negativi; gli olivi hanno sopportato senza particolare stress il grande caldo del mese di luglio che invece ha contrastato gli attacchi di mosca consentendo di arrivare all'ultimo periodo senza necessità di interventi di difesa. Le piogge del mese di agosto hanno consentito alle piante di recuperare l'equilibrio vegetativo proseguendo nel loro sviluppo produttivo. Il risultato è un'annata quantitativamente medio-scarsa, ma le aspettative, rispetto alla qualità, sono sicuramente grandi. La maturazione sta procedendo secondo processi normali. Si confermano ancora una volta i circa 10-15 giorni di differenza fra la zona costiera e le aree interne. In alcune zone si è già iniziato a raccogliere anche se la motivazione di tanta sollecitudine sembra essere dettata più dall'emotività derivante dagli effetti dalla scorsa campagna che tecnica. I primi oli ottenuti – e questo è il primo riscontro - confermano una qualità eccezionale.
Gli imprenditori. Decisamente un'altra storia. L'azienda Lucchetti e Ferrari di Pontremoli, una delle pochissime aziende sul territorio produzione olio certificato Igp, inizierà la raccolta tra la fine del mese e gli inizi di ottobre. L'azienda guidata da Paolo Lucchetti, collegata anche all'omonimo agriturismo, ha oliveti anche in Versilia, a Strettoia e Fosdinovo. "Ad una prima valutazione le olive sono sane e belle. – spiega Lucchetti – La pioggia di questi giorni è un vero toccasana. Nonostante il gran caldo gli attacchi della mosca sono stati gestibili. La qualità sarà ottima. L'annata, nel complesso, è fino a qui molto positiva". Claudio Bini, dell'agriturismo Al Vecchio Tino, a Monzone, nel cuore selvaggio della Valle del Lucido, ha 2,5 ettari di olivi, circa 450 piante. Il 90% dell'extravergine è destinato al suo ristorante-agriturismo a chilometro zero. Solo una piccola parte viene commercializzato tramite il canale della vendita diretta ai consumatori. "La mosca non si è vista quest'anno – spiega – se non in qualche raro caso. Le temperature sono state ottimali, le olive sono ultra-belle. Si, credo che riusciremo ad ottenere un prodotto qualitativamente all'altezza delle aspettative". Anche Angelo Calò, vulcanico imprenditore agricolo di Agriluna sul versante marino di Fosdinovo è ottimista. "L'olio sarà l'ingrediente principale dei miei piatti quest'anno – racconta – con un prodotto così non può non essere al centro della tavola".