Tra le personalità chiamate a intervenire al convegno, anche il direttore di Coldiretti La Spezia e Coldiretti Genova, Domenico Pautasso. "Legalità e cultura sono i capisaldi dai quali muovere per crescere insieme. - ha dichiarato - E non bisogna mai dimenticare di mettere al centro di ogni logica di sviluppo l'uomo e la ricerca del bene comune, un valore universale, indipendente da colori politici o appartenenze partitiche".
Da Pautasso, poi, è arrivata una proposta. "Acam ha un biodigestore agli Stagnoni, impianto al momento inutilizzato. - ha spiegato - Perché non portarlo ad Arcola, per produrre energia e acqua calda, partendo dal riutilizzo dei rifiuti organici domestici e dei rifiuti organici agricoli? Pensiamo, per esempio, all'impiego in questo senso della sansa di oliva, miscelata a rifiuto organico". Una proposta che ben si inserisce nel percorso virtuoso di Arcola, che ha raggiunto il 75% di rifiuti raccolti in maniera differenziata con il porta a porta.
Dal direttore anche una battuta sulla tutela dei prodotti italiani: "Parliamo tanto di chiudere le frontiere per fronteggiare i fenomeni migratori, - ha detto - ma facciamo troppa poca attenzione a i prodotti esteri che entrano in Italia, e che magari finiscono sugli scaffali con l'etichetta Made in Italy. Contro questo rischio Coldiretti si è mobilitata per giorni al valico del Brennero".
In ultimo, sul fronte agrimafie, Pautasso non ha potuto esimersi dal ringraziare senza riserve le forze dell'ordine per la loro costante e fondamentale attività di contrasto all'illegalità. Il direttore ha espresso anche apprezzamento nei confronti dell'attuale governo per aver avviato iter finalizzati all'inserimento di nuovi reati nella sfera delle agrimafie.
Ad Arcola sono intervenuti anche il Sindaco, Emiliana Orlandi, il Prefetto, Mauro Lubatti, l'Assessore regionale all'ambiente, Giacomo Giampedrone, l'amministratore unico Acam spa, Gaudenzio Garavini, il direttore operativo Acam Ambiente, Marco Fanton, il dirigente dell'istituto comprensivo di Arcola, Antonio Fini, il Senatore Massimo Caleo, il responsabile nazionale Libera, Davide Pati, e il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando. (25 settembre)