Istituito nel 2009, l'Arbitro Bancario e Finanziario (in sigla Abf) si occupa per legge delle controversie relative a operazioni e servizi bancari e finanziari, controversie di valore non superiore 100.000 euro su mutui (richiesta, istruttoria, estinzione), carte revolving, cessione del quinto dello stipendio, iscrizioni nella Centrale rischi. I vantaggi della procedura stragiudiziale attivata davanti all'Arbitro Bancario e Finanziario sono in sintesi: la snellezza, i tempi più brevi e spese limitate. All'Arbitro possono rivolgersi cittadini clienti di banche, finanziarie e poste (cioè gli intermediari), cittadini consumatori e imprese. Per giungere a una decisione occorrono in media sei mesi. Il costo per il cliente, il consumatore e l'impresa è di 20 euro (rimborsati in caso di accoglimento del ricorso). Con la legge n.82 del 18 maggio 2012 è stata attribuita al Prefetto la facoltà di segnalare all'Arbitro Bancario e Finanziario problemi specifici su istanza del singolo cliente dopo che abbia invitato la banca interessata a fornire risposta sulla meritevolezza del credito, sulla quale resta fermo comunque il principio della libertà di impresa degli intermediari, banche e finanziarie.
Alla Tavola Rotonda che si è svolta presso la Sala Consiliare della Provincia sono intervenuti il Prefetto Giuseppe Forlani, il Direttore della sede di Genova della Banca d'Italia Letizia Radoni, il Direttore generale di Carispezia Roberto Ghisellini, il Presidente di Confindustria La Spezia Giorgio Bucchioni e il Presidente di Rete Imprese per l'Italia La Spezia Alfredo Toti.
Ad illustrare i casi emblematici desunti dalla giurisprudenza di due anni di attività dell'Abf, che riguardano 18 casi nella provincia della Spezia, è intervenuta Maria Teresa D'Annunzio della filiale della Banca d'Italia di Genova.
Prefettura
Ufficio Territoriale del Governo della Spezia
Il Prefetto ha introdotto l'incontro, moderato dal giornalista Enzo Millepiedi, spiegando il nuovo compito attribuito alla Prefettura e sottolineando come l'Abf concorra a comporre le liti in una materia specifica nell'ambito di una litigiosità in aumento anche in conseguenza della crisi.
Come si rileva dalle decisioni assunte in due anni dagli Arbitri è il loro anche un contributo alla crescita dell'educazione in materia bancaria finanziaria, condizione necessaria per instaurare rapporti sempre più corretti tra clienti e intermediari.
Il Direttore della Filiale di Genova della Banca d'Italia ha illustrato genesi, funzioni e scopi dell'Arbitro Bancario e Finanziario e, in particolare, competenze e procedimenti, modalità dei ricorsi (che si possono presentare, peraltro, anche in ogni sede di filiale della Banca d'Italia), tempi contenuti della decisione e costi per clienti e intermediari, effetti delle decisioni dell'Abf. Letizia Radoni, scorrendo i punti emblematici delle decisioni emesse, ha anche rilevato come in due anni di attività gli Abf presso la Banca d'Italia, assistititi da una Segreteria Tecnica che provvede all'istruttoria, abbia accolto il 62% dei ricorsi dei clienti. E come in sei mesi al massimo si giunga alla decisione che può contenere rilievi e raccomandazioni.
L'Arbitro Bancario e Finanziario è, dunque, un organismo indipendente e imparziale che si articola sul territorio nei collegi di Roma, Milano e Napoli, e che decide su chi ha ragione e chi ha torto. E' un sistema nuovo di risoluzione delle liti tra i clienti e le banche e gli altri intermediari che riguardano servizi bancari e finanziari, da non confondere con la conciliazione o l'arbitrato. E' detto stragiudiziale perché offre una alternativa più semplice, rapida ed economica rispetto al ricorso al giudice, che spesso comporta procedure complesse e anche molto lunghe. Le decisioni non sono vincolanti come quelle del giudice ma se l'intermediario non le rispetta è data pubblicità a questo suo comportamento.
Il Direttore Generale di Carispezia ha sottolineto il contributo che l'Abf può dare nella costruzione dei rapporti di correttezza e di buona fede affinché trasparenza e concorrenza raggiungano i livelli auspicati. Ha poi ricordato come, nei rapporti tra gli uomini e le donne che lavorano nelle banche e i clienti spesso sono le difficoltà di comunicazione a creare quelle incomprensioni che si potrebbero risolvere sul nascere al 90% dei casi e che invece e purtroppo influiscono sulla fiducia, fattore che fa funzionare le cose. Per le banche già il reclamo è uno sconfitta. Il vantaggio del quale è portatore l'Abf è che spinge a cercare il dialogo nella creazione la fiducia che si basa sulle buone regole e sulla trasparenza.
Roberto Ghisellini non ha mancato di rilevare che Carispezia, come maggior istituto di credito del territorio, non è stato destinatario in due anni di alcun ricorso al'ABF.
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Il Presidente di Confindustria si è invece detto diffidente nei confronti di nuovi istituti anche se ha riconosciuto che ci può essere un contributo grazie alle procedure semplificate al massimo dell'Abf in settori come casa, auto ed edilizia che sono oggi i più colpiti. Dopo un excursus su alcuni principi fondamentali di economia che non hanno trovato e stentano a trovare in Italia quelle applicazioni che si attuano con successo in altri Stati occidentali, Giorgio Bucchioni ha ricordato che senza l'industria manifatturiera, dopo anni e anni di demolizioni e rinunce, non si può pensare alla crescita economica.
Il Presidente di Rete Italia, infine, ha posto il problema, che rimane elemento centrale, del merito e della concessione del credito alle piccole e medie imprese, risolto in parte comunque dalle diverse convenzioni di categoria che hanno sottoscritto con Carispezia, particolarmente attenta alle esigenze del territorio. L'Abf per Alfredo Toti può essere utile alle imprese e alle banche per eliminare incomprensioni e difetti, un peso del quale le aziende, con tutti i problemi che hanno, fanno volentieri a meno.
Per una informazione approfondita si può consultare il sito www.arbitrobancarioefinanziario.it