Il dominio di Cariparma Crédit Agricole nella categoria "gruppi grandi" prosegue per il quinto anno consecutivo grazie ad un costante miglioramento degli indici di solidità nonostante oneri del tutto straordinari legati all'acquisizione di Carispezia e delle filiali ex Intesa Sanpaolo che hanno impattato sul conto economico. Altri gruppi bancari, al contrario, hanno beneficiato di utili non ricorrenti.
La ricerca, realizzata dalla società Rating, offre un quadro realistico di raffronto tra banche per determinarne lo stato di salute in un contesto recessivo che ha contribuito, in generale, a deteriorare gli attivi, restringere i margini, peggiorare la qualità dei crediti e rendere meno efficiente la gestione.
In questo scenario il Gruppo Cariparma Crédit Agricole, non solo conferma il primo posto, ma viene riconosciuto tra i best performer sia per la consistenza patrimoniale che per la qualità dei crediti.
Un risultato importante evidenziato dagli indicatori 2011: Core Tier 1 a 8,3% - aumentato di un ulteriore 0,5% nel primo semestre 2012 -, Tier Total a 11,4%, cost/income ratio al 59,6% e costo del credito pari a 0,73% con un livello di copertura dei crediti deteriorati rafforzato al 38,2%. Caratteristiche confermate anche a giugno 2012 con un livello di crediti deteriorati che continua a mantenersi ben al di sotto della media di sistema.
Risultati decisamente positivi anche per le controllate FriulAdria e Carispezia. La prima conferma il suo ottimo posizionamento tra le banche medie migliorando sia solidità che redditività. Importante la scalata in classifica di Carispezia che, sul fronte delle banche piccole, registra un sensibile miglioramento su tutti gli indici (solidità, redditività e produttività).