Trecentomila euro per favorire la diffusione del welfare aziendale e aiutare le donne e le famiglie a rispondere ai bisogni di servizi sociali, conciliando tempi di vita e di lavoro.
Sono stati stanziati dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore alle politiche sociali Lorena Rambaudi. I contributi potranno essere concessi alle imprese che operano in Liguria per offrire a lavoratori e lavoratrici dipendenti servizi erogati da strutture presenti sul territorio locale e aiutarli in particolare nella cura dei figli e degli anziani. Aiuti concreti per sostenere la vita personale e rendere piu' equilibrato il rapporto con il lavoro. Dai rimborsi che il lavoratore potrà chiedere per i propri figli per l'accesso ai nidi o ai campus estivi per soggiorni extrascolastici, all'accesso ai centri estivi diurni con attività ludiche e di studio nel periodo di sospensione dell'attività scolastica, fino a servizi di assistenza domiciliare e familiare o di assistenza integrata in strutture residenziali del sistema accreditato della Regione Liguria. Le aziende potranno accedere ai finanziamenti messi a disposizione, attraverso un bando che si apre il 10 aprile, fino al 15 maggio. "Con il progetto e il bando di welfare aziendale si aggiunge un altro importante tassello nella costruzione del sistema delle politiche sociali del futuro – spiega Rambaudi – tenendo conto della pesante crisi finanziaria che ha notevolmente contratto le risorse abbiamo risposto promuovendo una collaborazione dei differenti livelli istituzionali e del terzo settore per diffondere un nuovo modello di welfare, in grado di rispondere ai bisogni sociali, attraverso risposte flessibili e personalizzate. Con l'obiettivo comune di promuovere un maggior benessere delle lavoratrici, dei lavoratori e delle famiglie". Il bando di oggi deriva da un accordo tra Regione Liguria, Confindustria Liguria, associazioni datoriali e terzo settore.