Sono giorni disastrosi per Carrara, la sua popolazione, le sue imprese cui, da Spezia, guardiamo con apprensione e partecipazione. Abbiamo in comune il fiume Magra ma anche una storia di vicinanza e di osmosi che risale nei tempi ed è, anche simbolicamente, richiamata dalla Lunigiana medioevale: i confini amministrativi regionali attuali non hanno modificato questa vicinanza.
Ed è per un convinto sentimento di solidarietà a quanto accaduto alle imprese di Carrara a seguito dell'esondazione del Carrione che il mondo associativo confindustriale spezzino è impegnato a sostenere un pronto ristabilimento delle condizioni operative e produttive.
Ci rivolgiamo quindi a Voi che detenete le competenze amministrative ed i poteri necessari a determinare le condizioni infrastrutturali che consentano alle imprese di riprendere a lavorare nell'interesse delle imprese stesse, delle maestranze ed, in definitiva del territorio.
Ogni ritardo, oltre a vulnerare l'immagine della pubblica amministrazione, costituisce un potenziale e grave pericolo per la sopravvivenza di un tessuto produttivo ed imprenditoriale cui la crisi, ancora così forte, ha già assestato colpi rilevanti.
La ricerca delle responsabilità per quanto accaduto non sia pretesto per ritardare o per non fare tempestivamente quanto la situazione impone nell'interesse generale.