GENOVA. "Sui finanziamenti per il trasporto pubblico locale la partita ormai è chiusa nel modo migliore possibile, tenendo conto dei tagli previsti dalla spending review per 23 milioni di euro per tutta la Liguria. Come si sapeva passiamo dunque da 123,8 milioni di euro per la gomma a 121, 8 milioni".
L'assessore ai trasporti della Regione Liguria Enrico Vesco ha parlato senza giri di parole ai sindacati e alle cinque aziende di trasporto pubblico locale che questo pomeriggio si sono dati appuntamento in Regione per fare il punto sulle risorse, sulla legge regionale sul tpl e sull'impatto che i nuovi assetti istituzionali potranno avere sui trasporti. "Per noi il trasporto pubblico è una priorità – ha ribadito Vesco – con l'assestamento di bilancio approvato a giugno volevamo garantire la copertura del tpl come nel 2011 per 123,8 milioni di euro per la gomma, purtroppo i tagli della riduzione della spesa da noi contestati hanno determinati una ulteriore riduzione per 2 milioni di euro alla gomma, diminuendo il fondo a 121, 8 milioni per il 2012 , con un taglio inferiore rispetto a quanto avvenuto in altri settori e servizi essenziali". "Si tratta di tagli inopportuni e inadeguati – ha ribadito Vesco – che non danno risposte ai cittadini, ma con cui dobbiamo fare i conti".
L'assessore Vesco ha assicurato ai sindacati "un impegno per tutto il 2012 per l'erogazione della cassa integrazione in deroga, che rappresenta un passaggio importante anche nella trattativa tra il Comune di Genova e AMT e la possibilità che possa essere estesa anche al 2013 , a fronte di un nuovo accordo tra le regioni e il Ministero del Lavoro". Per quanto riguarda poi il disegno di legge di riforma del trasporto pubblico locale, già approvato dalla Giunta regionale e ora all'esame della commissione consiliare, Vesco si è impegnato a "sollecitare il consiglio per un rapido esame del testo, in modo da procedere al più presto con la gara per l'individuazione di un unico bacino". "La Giunta – ha ribadito Vesco – ha approvato la legge in tempi rapidi e l'ha difesa, rispetto alle osservazioni dell'Autorità del garante della concorrenza, fino alla sentenza della Corte Costituzionale che ne ha ripristinato l'impostazione iniziale, ora chiederò di arrivare quanto prima alla sua approvazione che è però nella titolarità del consiglio regionale".