Finmeccanica ha avuto problemi di bilancio ed un indebitamento significativo, ma come aveva spiegato il precedente vertice, di lungo termine. Sono di questi giorni notizie dell'interesse di due gruppi industriali stranieri per Ansaldo Breda e Ansaldo STS, una cessione totale o parziale contribuirà a mitigare l'indebitamento.
L'attuale vertice, rinnovato dal nuovo governo, ha individuato nella divisionalizzazione delle sue aziende della difesa ed aerospazio una forma di riorganizzazione che meglio sviluppi nel gruppo sinergie industriali e crescita sui mercati. Ci sembra bizzarro pensare, come qualcuno ha fatto, che la divisionalizzazione sia da mettere in relazione ai problemi reputazionali sofferti da Finmeccanica negli ultimi anni, creati/ingigantiti dal nostro sistema mediatico/giudiziario e di cui oggi poche tracce si trovano nei processi avviati.
Il Segretario locale della FIOM ha affermato che OTO Melara da sola morirebbe per dimensioni insufficienti e mancanza di fondi per nuovi investimenti ed è preferibile per questo stare all'interno di una grande società, la nuova Finmeccanica. Bene, negli ultimi 10 anni la Società OTO Melara si è procurata oltre 300 milioni di investimenti e non rappresenta un problema per Finmeccanica, distribuisce dividendi sostanziosi ed i suoi prodotti negli anni sono stati rinnovati ed innovati.
Questo le ha consentito un posizionamento competitivo sul mercato internazionale, esportando fra il 40% ed il 50% della sua produzione. Alcuni prodotti, come il munizionamento guidato, sono unici ed hanno pochi o nessun competitore. OTO Melara di oggi rappresenta per il territorio e per l'Italia una indiscutibile ricchezza con buone prospettive di crescita.
Deve essere inoltre detto che OTO Melara non ha avuto alcun coinvolgimento nelle vicende mediatiche di Finmeccanica e non risultano episodi di mala gestione od altro. La scelta di divisionalizzare le società dell'Aerospazio Elettronica e Difesa annunciata dal vertice di Finmeccanica sarà certamente basata su di un piano di ristrutturazione che porterà benefici alla nuova Finmeccanica, eliminando sovrapposizioni, snellendo il personale in eccesso, e rendendo più asciutta, globalmente, la catena di comando verso il vertice.
Non è automatico che i benefici che Finmeccanica vede per il Gruppo nel suo complesso con la Divisionalizzazione si tramutino in benefici per il Territorio, per la Divisione OTO Melara e per il suo indotto tradizionale fatto di società fornitrici di prodotti, componenti e servizi. Si potranno capire e valutare le conseguenze per il territorio quando saranno note le regole di funzionamento della nuova Finmeccanica, cosa sarà accentrato, cosa sarà lasciato alla periferia, quale libertà verrà lasciata alla conduzione del business delle divisioni, come saranno ripartite ed indirizzate le risorse nazionali disponibili per ricerca e sviluppo. La conoscenza delle future strategie ci consentirà di acquisire elementi di giudizio per un'eventuale interlocuzione costruttiva.
La strategia di Finmeccanica per OTO Melara, prima del cambio di vertice, prevedeva un collocamento internazionale con società del settore degli armamenti; con la divisionalizzazione tutto questo diventerà forse più difficile. In conclusione, quanto sta avvenendo in Finmeccanica e che si riferisce ad OTO Melara deve essere considerato con attenzione, ma anche con apertura ben sapendo come, per il nostro territorio, OTO Melara abbia rappresentato e debba ancora rappresentare un caposaldo del sistema economico produttivo.