"L'attesa, nella speranza che si potesse raggiungere un livello sostenibile, è stata congrua, cioè più che sufficiente. I risultati purtroppo non si sono visti e non si vedono, anzi in troppe non marginali situazioni si è assistito all'aggravamento dei disservizi, come rilevato a ritmo incalzante dalle proteste e dalle denunce dei cittadini i quali rappresentano, è notorio, solo la punta dell'iceberg del malessere vissuto nel quotidiano. E' evidente che non si è in grado di garantire un servizio adeguato che invece nelle attese dovrebbe ormai essere ottimale. Comprendo i problemi di Acam che continua ad essere in difficoltà e che va aiutata nella complessa ricerca di una normalità societaria e aziendale anche in funzione della difesa dei livelli occupazionali in un momento di grave carenza di posti di lavoro. Ma questi problemi non possono e non devono ricadere, così come accade, e pesantemente, sui cittadini, tra l'altro nel momento in cui famiglie e imprese, oltre ai disagi detti, devono sostenere i servizi con pesanti oneri e aggravio di imposte. Servizi dunque che devono essere tali e non disservizi. E questo accade peraltro e paradossalmente in una città sempre più impegnata nello sviluppo del turismo. Problemi che si moltiplicano inoltre, in questa stagione, nelle località turistiche. Si capisce che mentre si cerca di attrarre turisti e crocieristi che arriveranno in tutti i mesi dell'anno, da gennaio a dicembre, con campagne promozionali del nostro territorio, a cominciare dalla città, è controproducente presentarsi con strade e piazze mal tenute se non addirittura sporche, impresentabili. E' intuibile per tutti che il marchio My Spezia, la nuova guida turistica, il mettersi in rete, l'aumento dei turisti, possono essere vanificati con le immagini di una città disordinata e mal tenuta. Ci si aspettava molto dalla raccolta differenziata, che invece – la constatazione è reale – Acam non è ancora in grado di fare funzionare. Il disordine che si registra nei giorni di competenza sono evidenti e i cumuli di spazzatura aggravano la situazione già di per se stessa intollerabile, favorendo l'invasione di torme di topi e di stormi di gabbiani. Si è costretti così a vivere un'altra spiacevole contraddizione: le attività sottoposte a controlli igienico sanitari stringenti sono poi costrette a operare in un ambiente esterno nel quale condizioni igieniche e sanitarie sono indecenti. A questo punto, visto che Acam non riesce a garantire una adeguata raccolta differenziata, peraltro dispendiosa perché, si sa, i servizi costano, non c'è che una decisione seria e radicale da prendere: sia sospesa la raccolta differenziata e si torni subito alla raccolta dei rifiuti con il vecchio sistema dei cassonetti e questo fino a che Acam non abbia risolto i suoi problemi".