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Nautica, l'eccellenza premia: il Polo Marconi convocato in Cina In evidenza

Continua l'intensa opera di internazionalizzazione del Polo Universitario spezzino. Tra il 21 ed il 25 aprile una delegazione di Promostudi composta dal Presidente, e da un membro dell'Organo Esecutivo, Ing. Filippo Lubrano, farà visita a Zhuhai, la città prospiciente a Macao e ad un passo da Hong Kong, designata dal Partito Cinese come la futura capitale della nautica della zona del Delta del Fiume delle Perle. 

Il partner: un'agenzia governativa Dopo alcuni mesi di fitti scambi epistolari la delegazione spezzina si incontrerà con il WenFu Macau International Culture and Communication Company, organizzazione che ha avuto mandato da enti governativi di curare i rapporti di internazionalizzazione delle università dell'area, e che guarda con particolare interesse proprio al Vecchio Continente, dove il mercato della nautica soffre ma dove risiede ancora il know-how e la tradizione. Tre giorni di negoziazioni su ricerca e didattica L'obiettivo della missione è quello di coinvolgere i partner cinesi su progetti di ricerca ed innovazione, sfruttando anche gli ingenti capitali che l'Impero del Dragone sta investendo nel settore nautico per farlo definitivamente decollare (è prevista la costruzione di qualcosa come 400 marine nell'area del delta del Fiume delle Perle da qui al 2018). I cinesi, dal canto loro, guardano con interesse al know-how che il Polo spezzino può esprimere, e contano di formare in casa o all'estero una classe dirigente capace di gestire l'incremento di domanda a doppia cifra del gigante economico asiatico. A fianco della delegazione di Promostudi ci sarà il Dott. Carmelo Cascino, ricercatore dell'Università di Genova già da qualche mese residente in Cina, a Xiamen, qualche centinaio di km a nord-est di Zhuhai, lungo la costa meridionale cinese, dove tiene un corso di yacht design con l'Università di Jimei. La sua presenza garantirà la possibilità di intavolare una discussione anche su temi più strettamente didattici, da cui la controparte cinese, molto ambiziosa sul tema, non vuole assolutamente prescindere. Una via dell'Amore, 10mila km più ad Est Le analogie tra La Spezia e la città cinese di Zhuhai (relativamente piccola per le dimensioni orientali: "appena" 1 milione 560 mila abitanti) non si limitano alla nautica, ma sfociano nell'aneddotica: anche la provincia cinese, considerata una delle mete più romantiche del Paese, dispone di una "Lovers' road", che rispetta le proporzioni di dimensioni in confronto alla via dell'amore nostrana: 13 km di lungomare che finiscono nel luogo di pellegrinaggio degli innamorati, una statua della pescatrice che ricorda un po' la Sirenetta di Andersen a Copenhagen. Aspettative e risultati già ottenuti Il Presidente di Promostudi è cauto ma ottimista riguardo la missione: "Abbiamo già ospitato una delegazione di Zhuhai la scorsa estate alla Spezia, ma questo contatto è nuovo, e ci conferma che nella zona esiste un progetto importante nel settore della nautica". "Avere l'avvallo di Genova" continua il Presidente "ci attribuisce un buon raggio d'intervento: ringraziamo pertanto l'Ing. Boote, il Prof. Musio- Sale e la D.ssa Traino per aver creduto nel progetto e sostenerlo fattivamente". L'Ing. Lubrano, che ha marcato stretto il contatto cinese in questi mesi, illustra intanto i risultati già ottenuti preventivamente alla visita: "Grazie all'Ing. Mattia Pinza, spezzino trapiantato a Zhuhai, abbiamo avuto la disponibilità di una borsa di studio da destinare ad uno studente del Polo Marconi che desideri confrontarsi con la realtà cinese. E grazie all'Autorità Portuale, nella persona del Presidente Lorenzo Forcieri, siamo riusciti a garantire che anche uno studente cinese possa avere la stessa possibilità nella nostra città. Lo scambio di studenti è una risorsa su cui questa città deve investire, per sprovincializzarsi ed aprirsi ai nuovi mercati mondiali". Non solo Cina: un'internazionalizzazione anche europea Il Polo spezzino guarda dunque ad Oriente, seguendo la parabola del mercato della nautica, ma non si dimentica dell'Europa: tramite i buoni rapporti con l'ambasciata italiana di Varsavia, un primo contatto è stato attivato anche con l'Università di Danzica, nella promettente Polonia. La costruzione di un futuro più cosmopolita della nostra città passa anche da queste azioni.

 

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