Per presentare un documento contenente alcune importanti richieste e proposte che dovrebbero, se accolte, attutire il forte impatto che l'introduzione della TARES (tassa sui rifiuti) ha avuto sulle piccole e medie imprese di Porto Venere che dovranno farsi carico di sopportare il 60% del peso complessivo della TARES nel 2013. Ecco di cosa si tratta: 1) Applicazione di uno sconto di almeno il 20% per le aziende che smaltiscono autonomamente rifiuti speciali (olii esausti, scarti di macelleria ecc.); - 2) Dilazione del pagamento relativo alla TARES 2013 in almeno 6 rate; - 3) Stralcio delle superfici quali magazzini, banchi di lavoro e di tutte le aree dove non si produce rifiuto; -4) Revisione al ribasso delle tariffe relative ai rifiuti prodotti dagli operatori commerciali su aree pubbliche nei mercati settimanali e nelle fiere; 5) Revisione al rialzo delle tariffe da applicare alle strutture che ospitano grandi imbarcazioni. Inoltre, Confesercenti e Rete Imprese chiedono all'Amministrazione comunale di impegnarsi in una puntuale analisi del contratto di servizio stipulato con l'azienda che provvede alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti (ACAM La Spezia) e di aprire un confronto con essa finalizzato a ridurre gli oneri posti a carico del Comune e verificare eventuali inadempienze nel rispetto del contratto stesso. Le imprese di Porto Venere hanno fornito, negli ultimi anni, un contributo decisivo ai successi realizzati dal Comune nel campo della raccolta differenziata e, per tutta risposta, si sono viste presentare conti salati da pagare anziché riduzioni tariffarie come promesso loro fin dall'inizio.