"Per il nostro porto è un fatto di portata storica, ha dichiarato Forcieri - . L'intero servizio ferroviario portuale sarà gestito in modo unitario, senza distinzione tra manovre primarie e secondarie. Siamo riusciti a riunire, in un'unica società, terminalisti e operatori ferroviari che gestiscono l'intero servizio all'interno del porto e del retroporto. Il risultato sarà quello di razionalizzare le manovre ferroviarie, eliminando le sovrapposizioni, contenendo al minimo i costi e aumentando così l'attrattiva e la competitività del nostro scalo. Significativa la partecipazione nella S.p.A. di Trenitalia e Serfer, società di FS, che hanno colto evidentemente la portata innovativa del nostro progetto, che supera gli schemi classici della gestione ferroviaria in un porto che già oggi vanta un primato assoluto in Italia con una percentuale del 35% di trasporto via ferro. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo progetto e, in particolare, l'AD di FS, Mauro Moretti, che ha dimostrato credere nelle potenzialità del nostro porto". LSSR ha per oggetto lo svolgimento nel porto della Spezia, nelle aree retroportuali di Santo Stefano di Magra e nelle aree territoriali connesse del servizio ferroviario in particolare le seguenti attività: trasporti ferroviari; noleggio mezzi e attrezzature ferroviarie; servizi ferroviari e di logistica. La società provvede, tra le altre cose, alla pianificazione e gestione di tutte le attività ed i servizi, anche complementari e accessori, relativi esclusivamente all'esercizio ferroviario nell'ambito del porto della Spezia, nelle aree retroportuali di Santo Stefano di Magra e nelle aree territoriali connesse, compresa la manutenzione delle infrastrutture, degli arredamenti, delle attrezzature dei mezzi di locomozione e autotrazione per conto proprio o di terzi. Il modello scelto è quello della società duale con un consiglio di sorveglianza ed un consiglio di gestione. La società avrà sede alla Spezia. Il capitale sociale è di euro 1.000.000,00 ed è diviso in un milione di azioni ordinarie del valore nominale di euro uno cadauna, sottoscritte per il 40% dai terminalisti del porto e del retroporto, per il 40% dalle imprese ferroviarie e MTO, per il 20% dall'Ap che avrà il controllo del consiglio di sorveglianza.