Tutte le Società del Gruppo hanno migliorato i propri margini operativi lordi. Il bilancio rileva che per la prima volta da alcuni anni il margine operativo netto (EBIT) del Gruppo rafforza l'utile portandolo a 8 milioni di Euro.
L'indice di capacità di rimborso dell'indebitamento, ricavato dal rapporto tra posizione finanziaria netta e margine operativo lordo, è migliorato da 8 nel 2011 a 6,4 nel 2012. Un risultato che conferma un progressivo miglioramento, considerato il confronto con le annualità 2008, 2009 e 2010 dove il rapporto PFN e EBITDA si attestava rispettivamente a 17,2, 13,6 e 10,7.
Tenuto conto delle perdite accumulate al 31.12.2012 la Società Acam S.p.A. si trova nelle condizioni di cui all'art. 2446 del Codice Civile.
L'Assemblea degli Azionisti in data 12.10.2012 aveva constatato la riduzione del Capitale Sociale oltre il terzo e aveva rinviato alla successiva approvazione del Bilancio 2012 la verifica della riduzione del Capitale in base a quanto dispone l'art. 2446 del Codice Civile. Per effetto di tali riduzioni all'Assemblea degli Azionisti in data odierna ha quindi provveduto a rideterminare il Capitale Sociale in proporzione alle perdite accertate. Il Capitale Sociale di Acam S.p.A. ad oggi ammonta quindi a € 27.819.860.
In tempi assolutamente rapidi rispetto agli anni passati sono state approvate le "semestrali" 2013 della Capogruppo, di Acam Acque e di Acam Ambiente. I relativi risultati di bilancio dimostrano la loro piena coerenza con il Piano di Riassetto del Gruppo, di cui il 2013 rappresenta il primo anno di attuazione. Acam SpA chiude il primo semestre 2013 con un utile di 1,6 Milioni di Euro, Acam Ambiente con un utile di 200.000 Euro, Acam Acque con una perdita di 990.000 Euro. Si tratta di risultati, per quanto necessari, di assoluto valore a fronte delle perdite consecutive e continuative di queste Società, e di Acam SpA in particolare. Dice Massimo Federici, Sindaco della Spezia e Coordinatore dell'Assemblea di Coordinamento dei Soci "Questi risultati erano molto attesi dai Soci in quanto rappresentano il primo banco di prova sulla possibilità o meno di far fronte ai gravosi impegni previsti dal Piano di Riassetto. Occorre consolidare e anzi migliorare ulteriormente tali risultati, ma intanto questo primo esito dopo l'omologa ci incoraggia confermando che il lavoro che stiamo portando avanti va nella giusta direzione per realizzare il piano di riassetto."
La perdita di Acam Acque è fondamentalmente dovuta da una contratto di fornitura di energia elettrica molto gravoso, per l'impossibilità di dare garanzie fideiussorie bancarie da parte del Gruppo, in scadenza al 30.09.2013 e già rinnovato in questi giorni a condizioni molto più vantaggiose e che incideranno positivamente sui dati di Bilancio di Acam Acque nel secondo semestre 2013.
"Nell'insieme – dice Gaudenzio Garavini, Amministratore Delegato del Gruppo – il Bilancio 2012 e le semestrali 2013 riflettono una determinata volontà di risanamento e di rilancio dell'Azienda, in ottica di continuità aziendale, confermata dai positivi sviluppi degli accordi di ristrutturazione dei debiti previsti dall'art. 182 bis della Legge Fallimentare. A tale proposito, si sottolinea l'importanza di scelte aziendali in merito ad aspetti riorganizzativi delle Società del Gruppo, alla ripresa della formazione aziendale, all'avvio dei contratti di solidarietà."