Giovanni Baroni, Presidente nazionale Piccola Industria Confindustria, è stato ospite lo scorso venerdì 27 gennaio della Territoriale spezzina.
L’incontro, destinato ai componenti i Comitati Piccola Industria di Confindustria Liguria e di Confindustria La Spezia, è stato un’occasione importante di confronto e dibattito. Ad accoglierlo, il Presidente di Confindustria La Spezia Mario Gerini, il Presidente regionale PI Renato Goretta e il Presidente Piccola Industria di Confindustria La Spezia, Sara Filippetti.
"Sono tornato volentieri in Liguria dopo la visita al Salone Nautico di Genova dello scorso settembre – dichiara Giovanni Baroni - Questo territorio è cruciale per la logistica dell’intera industria italiana, destinatario di grandi investimenti - inclusi i fondi del PNRR - e svolge un ruolo di primo piano per il rilancio dell’economia del mare nell’ottica di una rinnovata centralità del Mediterraneo nelle scelte strategiche del Paese.
Oggi sono stati molti i temi sul tavolo: energia, transizione green e digitale, formazione. E ce ne sono molti altri al centro della nostra agenda per il 2023. Tanti sono anche i nodi rimasti irrisolti nell’anno appena trascorso come ad esempio il mancato azzeramento degli oneri di sistema delle bollette di luce e gas per il primo trimestre 2023 per potenze sopra i 16,5 kilowatt. Questo taglio, escluso dalla legge di Bilancio, va a colpire soprattutto le pmi e in modo trasversale.
Ci auguriamo che questo aiuto possa tornare in campo nei prossimi mesi. Anche per quanto riguarda il price cap, i risultati della riduzione del prezzo del gas sono molto inferiori a quanto sarebbe necessario. Dobbiamo ricordarci che il prezzo del gas viaggia ora tra i 60 e i 70 euro al megawattora, un livello di tre volte superiore al suo prezzo storico. Sicuramente c’è una flessione che può aiutare ad agganciare una ripresa più solida ma la guardia deve rimanere alta.
Dobbiamo rimanere concentrati su crescita e investimenti: è l’unica via che ci permette di superare in modo vincente le criticità che si presentano ogni giorno, si tratti della pandemia, della crisi energetica, del conflitto russo-ucraino o dell’aumento dei prezzi delle materie prime. I tedeschi hanno realizzato a ottobre il loro primo rigassificatore, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina impiegandoci solo 200 giorni, ora sono due ed entro il 2023 saranno cinque.
In Italia nemmeno uno.Le politiche di sostegno agli investimenti sono totalmente assenti, fatto salvo l’intervento sulla Nuova Sabatini. La Ue, però, sta procedendo speditamente verso gli obiettivi della transizione green e per raggiungerli si richiedono grandi investimenti che vanno necessariamente sostenuti con misure specifiche, salvando delle filiere industriali preziose e mantenendo il principio della neutralità tecnologica. Le nostre pmi mediamente hanno una limitata capacità di investimento e vanno accompagnate in queste transizioni, chi non riuscirà a trasformarsi è destinato altrimenti a scomparire»".