- il controllo delle condizioni degli impianti: elettrico, gas e idraulico;
- il controllo dell’isolamento della struttura.
Una volta verificate le condizioni di questi elementi, sarà possibile sia stabilire quali saranno le priorità durante i lavori di ristrutturazione, sia avere un’idea a grandi linee dei costi che dovranno essere affrontati.
Scegliere il sistema di riscaldamento
Una delle scelte fondamentali da fare riguarda sicuramente il sistema riscaldamento. Si tratta infatti di una decisione da prendere con cautela, poiché solitamente è pressoché definitiva.
In base allo stile che vogliamo dare alla casa, possiamo optare, ad esempio, per i più classici radiatori, oppure per dei termoarredi di design, che possono avere forme e colori anche molto particolari.
Nella scelta potremo ovviamente farci suggerire anche da un professionista. Infatti, sarà necessario valutare diverse caratteristiche dell’abitazione, tra le quali:
- lo spessore delle pareti sulle quali dovranno essere installati i dispositivi. Se sono troppo fini, sarà consigliato optare per un apparecchio in alluminio o per un termoarredo a pavimento, che poggia appunto a terra;
- la tipologia di alimentazione che può essere fornita dalla casa, elettrica oppure idraulica;
- l’ampiezza degli ambienti da riscaldare.
L’illuminazione della casa
Dopo aver fatto controllare l’impianto elettrico e quindi aver valutato se sia il caso di farlo rifare da zero o meno, sarà necessario pensare a come si vuole impostare l’illuminazione nella casa. Questa decisione è molto importante perché il risultato deve essere sia funzionale sia esteticamente bello.
La luce dentro una stanza è in grado di cambiarla, di stravolgere la percezione che si ha degli spazi e dare più o meno importanza ad alcune sue parti. Oltre alla scelta del tipo di luce e della sua posizione, è anche importante scegliere la giusta lampadina, con luce calda o neutra a seconda della zona della casa e sempre a risparmio energetico.
Ad esempio, se dobbiamo illuminare la sala da pranzo, allora la luce deve essere predominante, le persone a tavola devono vedersi bene e distinguere senza problemi che cosa c’è in tavola. Se, invece, la zona da illuminare è un salotto, la luce deve essere più dolce, meno forte, per conciliare il rilassamento. Lo stesso vale per le lampade ai lati del letto in una camera matrimoniale, mentre quella principale può essere più potente.
Isolare la casa
Se l’isolamento della casa non è soddisfacente, è meglio agire subito per evitare sprechi di energia, costi più alti in bolletta e per avere una temperatura interna sempre ottimale. Ma cosa fare per coibentare la casa? I principali isolanti termici per la casa sono la paglia, la lana di vetro, la lana di roccia e l’ovatta di cellulosa.
La prima è la più economica e può essere utilizzata per isolare i sottotetti o in fase di costruzione della casa, perché il volume che deve occupare è abbastanza grande ed è quindi difficile applicarla in case già esistenti. La lana di vetro e quella di roccia sono entrambe largamente scelte ed efficaci sia per il tetto, che per le pareti esterne. Infine, l’ovatta di cellulosa è un isolante di tipo ecologico costituito per l’85% da giornali riciclati. Per scegliere il materiale giusto in base alle caratteristiche della casa, è necessario rivolgersi a un esperto.
Anche le finestre e le porte finestre contribuiscono ovviamente all’isolamento della casa. Per questo motivo, il consiglio è quello di installare, se non ci sono già, i vetri doppi. In alternativa, è possibile applicare una pellicola termica che, oltre a favorire l’isolamento, riduce la formazione di condensa.
Infine, la porta di ingresso è un altro elemento che deve essere controllato, per evitare che spifferi e correnti d’aria filtrino dentro casa. Oltre alla sostituzione, altre soluzioni interessanti e più economiche prevedono: - l’installazione di una tenda termica;
- i paraspifferi;
- l’applicazione di una guarnizione coibentata che riempia gli spazi tra gli stipiti della porta.
Cucina elettrica o a gas?
Di grande importanza durante la ristrutturazione di una casa, è anche la scelta della tipologia di cucina. Prima ancora del modello e quindi dell’estetica, è fondamentale decidere se preferiamo una cucina elettrica oppure a gas. La decisione deve essere presa in base a quanto la utilizziamo, alla modalità di cottura che prediligiamo e, ovviamente, anche al tipo di fornitura di cui possiamo disporre in casa. Con i fornelli a gas, se in casa si hanno problemi di umidità, il problema si aggrava perché rilasciano nell’aria CO2, monossido di carbonio e vapore acqueo. Al contrario, se la casa in cui viviamo è ben isolata, cucinare in questa modalità potrebbe rendere l’aria povera di ossigeno e quindi sarà necessario aprire le finestre. Inoltre, se è vero che il fornello a gas consente una cottura più veloce e precisa rispetto a quello che funziona grazie all’elettricità, è anche vero che l’energia termica che viene sprecata è più grande nel primo caso (si ha un’efficienza del 40%) rispetto al secondo (efficienza di circa il 75%-85%). Infatti, con i piani cottura elettrici non c’è l’effetto dei fumi di calore e quindi non c’è un’alta dispersione.