L'accordo nasce dall'esigenza di agevolare finanziamenti per gli interventi che favoriscono la riduzione dell'emissione di gas a effetto serra, in base agli impegni assunti dagli stati membri dell'Unione Europea per il conseguimento degli obiettivi della cosiddetta formula del 20/20/20:
• taglio del 20% delle emissioni dei gas a effetto serra,
• aumento del 20% dell'uso dell'energia rinnovabile,
• taglio del consumo energetico attraverso un aumento del 20% dell'efficienza energetica.
Gli interventi finanziabili coprono pressoché tutte le tecnologie delle rinnovabili, della cogenerazione e dell'efficienza energetica, con particolare riguardo agli impianti di piccola taglia.
Dal punto di vista tecnico-economico, i finanziamenti agevolati sono definiti, dal DM 25 novembre 2008, come "prestiti di scopo, di durata non inferiore a tre anni e non superiore a sei, a rate semestrali, costanti (metodo francese), posticipate, con applicazione di un tasso fisso determinato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze nella misura dello 0,50% annuo".
I potenziali beneficiari delle risorse del Fondo comprendono le Imprese (tra cui le ESCo – persone giuridiche che forniscono servizi di energia ad uno o più utenti), i soggetti pubblici, i privati cittadini, i condomini con almeno 10 unità abitative, le associazioni e le fondazioni private.
Un importante ruolo è stato assegnato agli Istituti di Credito che, oltre a rilasciare una fideiussione bancaria per un importo pari al 30% del finanziamento agevolato richiesto, dovranno avere un ruolo attivo nella gestione delle domande e nella preparazione dei documenti necessari all'istruttoria.
Oltre al supporto richiesto per i finanziamento previsti da Cassa Depositi Prestiti, Carispezia ha previsto altri finanziamenti specifici per tutti gli investimenti nel settore delle fonti rinnovabili di energia che potranno essere sia chirografi che ipotecari.
Non ultimo, ricordiamo che una particolare attenzione è stata posta alle esigenze delle aziende agricole che costituiscono da sempre la clientela tradizionale del Gruppo Crédit Agricole.
Il Fondo Rotativo di Kyoto è stato istituito, presso Cassa Depositi Prestiti con la finalità di concedere finanziamenti agevolati per interventi nel settore delle energie rinnovabili, dell'efficienza energetica, della ricerca e della gestione forestale.
L'ammontare complessivo del fondo è di 600 milioni di euro, distribuiti in tre annualità di 200 milioni di euro l'una. Il Fondo è "rotativo", dal momento che si alimenta attraverso le rate di rimborso dei finanziamenti concessi, ed é attivo dal mese di marzo 2012.
Questa iniziativa nasce dalle esigenze di rispondere alle richieste del Protocollo di Kyoto trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale del pianeta. Sottoscritto nella città giapponese di Kyōto l'11 dicembre 1997 da più di 160 Paesi, è entrato in vigore il 16 febbraio 2005.
Il trattato prevede l'obbligo in capo ai Paesi industrializzati di operare una riduzione delle emissioni di elementi inquinanti (biossido di carbonio ed altri cinque gas serra) in una misura non inferiore al 5% rispetto alle emissioni registrate nel 1990 (considerato come anno base) nel periodo 2008-2012.
Poiché la domanda di energia negli stati membri dell'Unione Europea è in continuo aumento, l'attenuazione dei cambiamenti climatici mediante il miglioramento dell'efficienza energetica e l'utilizzo di energia rinnovabile al fine di ridurre l'emissione di gas a effetto serra assume importanza ancora maggiore.