A proposito dell’emergenza causata dall’aumento dei costi dell’energia, il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha annunciato per giovedì una protesta simbolica in molti Comuni italiani a cui viene chiesto di spegnere simbolicamente l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità.
Il Comune di Lerici ha deciso di aderire all’iniziativa spegnendo dalle ore 20:00 di giovedì 10 febbraio l’illuminazione del Castello San Giorgio. “Questa amministrazione sta lavorando da tempo e con costanza all’efficientamento energetico del Comune.
Abbiamo messo in campo molti progetti volti alla riduzione delle emissioni in atmosfera e dei costi sull’energia legati agli impianti del Comune; primo fra tutti la riqualificazione della rete di pubblica illuminazione con i suoi 2400 punti luce, che ha consentito un risparmio sulla fornitura di 700mila kw/anno, pari a circa 120mila euro all’anno, oltre alla significativa riduzione di emissioni di CO2”.
Il caro bollette rischia di annullare gli sforzi dei comuni come Lerici che vedranno aumentare la voce di spesa legata alle utenze rischiando di sottrarre risorse ad altri importanti interventi. “Mai come in questo momento storico gli Enti Locali hanno la responsabilità di supportare le famiglie, le associazioni e il tessuto produttivo locale che subiranno le conseguenze di questi aumenti, così come anche molti Comuni che rischieranno il default in seguito a questi aumenti. La nostra adesione a questa protesta non è quindi solo formale ma sostanziale” spiega il sindaco Leonardo Paoletti.
Tra le altre iniziative intraprese dal Comune di Lerici sull’efficientamento energetico anche la riattivazione dell’impianto fotovoltaico della scuola Poggi; l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche sul territorio e l’adesione al progetto “Smart Bay Santa Teresa” che si propone come la prima baia a emissioni zero e autosufficiente dal punto di vista energetico d’Italia.