Si è aperta oggi a Paestum la 23esima edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico cui prendono parte, nell'ambito del progetto Mirabilia, anche Camera di Commercio e Comune di Luni.
La Borsa è patrocinata da Unesco e Unwto, le organizzazioni governative della cultura e del turismo dell'Onu, e consente l'incontro tra beni culturali, business professionale, viaggiatori e mondo scolastico. Obiettivo è promuovere le destinazioni archeologiche italiane in un'ottica di turismo sostenibile. In programma incontri con operatori del settore per l'incrocio diretto tra domanda e offerta. Presenti 150 espositori da 20 paesi esteri, in programma 100 tra conferenze e incontri, 500 tra moderatori e relatori, 100 operatori dell'offerta, 100 giornalisti.
"Il sistema camerale – sottolinea Marco Casarino, segretario generale della Camera di Commercio – ha, tra i propri compiti istituzionali, la promozione dell'offerta turistica. Il progetto Mirabilia vede da anni il nostro ente impegnato nella costruzione di itinerari turistici innovativi e sostenibili, legati al patrimonio Unesco che il territorio esprime. A questo già avviato percorso di promozione – prosegue - aggiungiamo oggi un altro tassello, andando a valorizzare le destinazioni archeologiche meno conosciute ma dalle grandi potenzialità riaffermando in questo contesto con convinzione quanto la sostenibilità sia condizione di sopravvivenza nel lungo periodo e di migliore qualità della vita per tutti".
"Siamo convinti - spiega il sindaco di Luni, Alessandro Silvestri - che il nostro territorio, entrato anche nel programma Unesco Man and the Biosphere, meriti un'attenzione particolare, a partire dall'anfiteatro e dall'area archeologica, senza dimenticare il contesto naturale e le eccellenze enogastronomiche. Siamo felici di cogliere questa occasione insieme alla Camera di Commercio".
La rete Mirabilia
Il network Mirabilia, che coinvolge 17 Camere di Commercio oltre ad Unioncamere nazionale, rappresenta 13 milioni di abitanti e un quinto del turismo italiano per un valore aggiunto stimato di 296 milioni di euro (dati pre Covid). Il network lavora da anni mettendo in rete itinerari accomunati dai siti Unesco valorizzando un approccio attento agli equilibri dei territori.