Confindustria La Spezia accoglie con favore la notizia che la Regione Liguria ha chiesto al Ministero delle Infrastrutture e all’amministratore delegato di Anas di estendere la gratuità del pedaggio del tratto autostradale Ceparana-Santo Stefano anche ai residenti dei comuni di Follo, Vezzano Ligure e Calice al Cornoviglio.
Confindustria La Spezia, sin dal crollo, ha evidenziato che negli ultimi anni il ponte di Albiano ha assunto una funzione fondamentale anche per i collegamenti tra la città della Spezia, la vallata del Magra e la città di Aulla, interessando quindi un numero ben più ampio di imprese e popolazione, ugualmente colpite dalle gravi conseguenze derivanti dal crollo.
Per queste ragioni, Confindustria La Spezia desidera informare che ha chiesto ad Anas con lettera formale dello scorso 20 luglio, l’estensione delle agevolazioni sui pedaggi alle aziende con sede, anche solo operativa, nei Comuni di Follo, Bolano, Vezzano Ligure, Calice e Santo Stefano di Magra, ai loro dipendenti ed ai dipendenti delle attività produttive situate nel Comune di Podenzana e nella frazione del Comune di Aulla di Albiano di Magra.
Inoltre, ha chiesto ad ANAS l’applicazione delle agevolazioni sui pedaggi anche ai mezzi delle imprese ubicate in tutti i Comuni coinvolti dall’evento negativo, in considerazione dei rilevanti incrementi dei costi di produzione subiti a seguito dei maggiori oneri di spostamento e di trasporto merci e materiali.
Ed è in considerazione dei notevoli aumenti dei costi sostenuti dalle attività produttive a seguito del crollo dell’infrastruttura, che Confindustria La Spezia si è anche attivata presso le Camere di Commercio di Riviere di Liguria e Massa Carrara al fine di ottenere l’avvio di iniziative atte a valutare l’eventuale erogazione di contributi e/o agevolazioni a supporto delle maggiori difficoltà economiche.
In sostanza, Confindustria La Spezia, dall’immediatezza del crollo, è sempre stata attiva a sostegno delle aziende coinvolte e ritiene che estendere ulteriormente il riconoscimento delle agevolazioni per l’utilizzo delle nuove rampe risarcirebbe, almeno in parte, i forti disagi subiti da oltre un anno dalle aziende, dai loro dipendenti e dalla popolazione residente.