Il 29 aprile il Consiglio comunale della Spezia ha approvato il bilancio consuntivo 2020 che, a norma di legge, doveva essere varato entro il 30 aprile.
L'accertamento e la rendicontazione delle spese Covid, invece, aveva come termine un mese in più, ovvero il 31 maggio.
Questa differenza di date, con l'approvazione del bilancio anteposta alla rendicontazione, ha reso necessaria, alla Spezia come in molti altri Comuni, una rideterminazione dei risultati e la conseguente variazione di bilancio.
Per quanto riguarda La Spezia i numeri risultano più in attivo del previsto, ovvero l'avanzo di fondi Covid arrivati dal Governo è superiore a quello che era stato posto a bilancio, e non di poco. Si parla, infatti, di circa 500 mila euro di avanzo in più.
Nel bilancio consuntivo approvato, infatti, era stato inserito un avanzo di 964 mila euro, mentre i soldi effettivamente rimasti inutilizzati ammontano a 1 milione e 488 mila euro.
L'Assessore al bilancio Giacomo Peserico spiega così le motivazioni della presenza di questo “tesoretto”: “A luglio 2020 fu approvata una variazione di bilancio molto prudenziale, con una notevole riduzione di molte delle voci di entrate. In realtà, poi, le cose sono andate meglio del previsto e le entrate si sono ridotte in misura minore di quanto preventivato, pertanto molte spese le si è potute coprire con questo denaro”.
Dei 10 milioni di euro arrivati dallo Stato nel 2020 come fondi Covid, quindi, La Spezia ne ha risparmiati quasi 1,5 milioni, che sono a disposizione per il 2021, anche se in parte vincolati.
436 mila euro, infatti, dovranno essere per forza usati per spese Covid certificate, mentre il resto potrà essere utilizzato sia per spese Covid che per compensare mancate entrate.