Si è svolta a Roma questa mattina, in presenza, l'ottava edizione di 'Legalità, ci piace!', la giornata nazionale di Confcommercio dedicata alla legalità alla quale ha partecipato, oltre al presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, anche il ministro dell'interno Luciana Lamorgese. L'edizione del 2021 è stata dedicata al fenomeno dell'usura e al suo impatto sulle imprese del commercio e dei servizi.
Sono circa 300mila le imprese del commercio non alimentare e dei servizi che rischiano di chiudere i battenti in modo definitivo. Tra le cause principali ci sono certamente la perdita quasi totale di fatturato e la conseguente crisi di liquidità a cui poi si devono aggiungere le complicanze burocratiche che già in tempi normali affossano l'attività economica ma che in una situazione così eccezionale hanno dato il colpo di grazia. Quindi uno scenario desolante al quale purtroppo bisogna aggiungere un altro elemento, anch'esso purtroppo storicamente presente nella vita di chi fa impresa, ma che nell'ultimo anno è emerso con ancora più forza: l'usura.
Il centro studi di Confcommercio ha fotografato questo scenario focalizzando la propria attenzione sul fenomeno sempre più diffuso, ma difficilmente denunciato e sulle sue cause, così da capirne le ragioni. Rispetto al 2019 è raddoppiata la quota di imprenditori che ritiene aumentato questo fenomeno (27% contro il 12,7%), e sono a immediato e grave rischio usura circa 40mila imprese del commercio, della ristorazione e dell'alloggio.
La crescita di questo fenomeno si è verificata soprattutto nelle province del Sud, in modo particolare a Napoli, Bari e Palermo. "Per quanto riguarda il nostro territorio – ha detto il presidente di Confcommercio La Spezia, Gianfranco Bianchi – non sono emersi problemi a livello numerico, ma l'usura rimane una tipologia di reato che fatica ad essere denunciato. Spesso si ha paura di subire ritorsioni, si ha poca fiducia nella giustizia e si teme di essere soli. A frenare la propensione a denunciare c'è anche la vergogna che caratterizza coloro che, in ultima istanza, si vedono costretti a rivolgersi agli usurai. In questo periodo abbiamo innalzato l'asticella dell'attenzione monitorando, in accordo con la Camera di Commercio, i vari passaggi societari che avvengono o che sono avvenuti recentemente".
Nel suo intervento il ministro Lamorgese ha evidenziato il ruolo fondamentale rivestito dai Prefetti nelle varie province che attraverso la loro presenza, l'impegno e la costituzione dei tavoli di monitoraggio rappresenta un appoggio sicuro per ogni criticità.
"La Confcommercio spezzina – ha aggiunto Bianchi – ringrazia il prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini per la puntualità e l'impegno che profonde su queste tematiche e non solo. Quello che possiamo fare è stare vicini alle nostre imprese, farle sentire meno sole e aiutarle a trovare soluzioni ai loro problemi, consapevoli di avere alle spalle tutte le forze dell'ordine coordinate dalla Prefettura che forniscono sempre un appoggio e un punto di riferimento imprescindibile".