La Giunta Peracchini, su proposta dell'Assessore ai Servizi Sociali Giulia Giorgi, stamani ha deliberato di esentare dal pagamento delle quote di compartecipazione alla spesa, pur mantenendo il diritto alla conservazione del posto, quei cittadini che, a seguito dell'emergenza epidemiologica, non hanno potuto usufruire dei servizi sociosanitari, interrotti proprio per la diffusione del Covid 19. I servizi nel Centro diurno di primo e secondo livello presso la residenza protetta 'Mazzini' sono infatti stati chiusi dal 9 marzo scorso e ancora e non sono stati ancora riaperti. Il servizio di accompagnamento disabili ai centri di socializzazione e ai centri di educazione motoria sono stati interrotti dal 9 marzo al 31 agosti scorsi, mentre il Centro polivalente Asso è rimasto chiuso dal 9 marzo al 19 luglio. Molti utenti, invece, hanno preferito sospendere temporaneamente la fruizione del servizio di assistenza domiciliare.
Per andare incontro alle esigenze di coloro che usufruiscono dei servizi sociosanitari e dei loro familiari, la Giunta Peracchini ha quindi deliberato agevolazioni, strettamente collegate alla chiusura o interruzione dei servizi, dovute all'emergenza epidemiologica in corso.
«Continua l'impegno dell'Amministrazione a supporto di tutte quelle famiglie in difficoltà a causa dell'emergenza Covid-19 - dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini -. Tutto quello che è possibile fare, in termini di scontistica o sospensione del pagamento lo stiamo facendo e continueremo a farlo, nonostante gli evidenti problemi in termini di bilancio che ogni Comune italiano, a seguito della pandemia, è costretto ad affrontare. Il Comune della Spezia è dalla parte delle famiglie, e continuerà a impegnarsi per continuare a esserlo».
Sono dunque esentati dal pagamento delle quote di compartecipazione alla spesa, pur mantenendo il diritto alla conservazione del posto, i cittadini che, a seguito di ricoveri ospedalieri, non hanno potuto dar ritorno alla struttura 'G. Mazzini', sia nella residenza protetta che nella comunità di alloggio, a causa del blocco degli accessi disposto per arginare il diffondersi dell'epidemia. Sono esentati dal pagamento delle quote di partecipazione anche quei cittadini che, sempre a causa dell'emergenza sanitaria, non hanno potuto fruire del servizio di assistenza domiciliare dal 9 marzo al 15 novembre scorsi, a causa di ricoveri ospedalieri o di quarantena obbligatoria.
«Già per i servizi comunali della prima infanzia 0-6 anni, ossia nidi, centri bambini, sezioni primavera e scuole dell'infanzia comunali per i quali la tariffa è post pagata, la tariffa mensile a bambino – spiega l'Assessore Giorgi - è stata azzerata per i mesi da marzo a giugno. Oggi invece siamo intervenuti sulla misura della compartecipazione al costo dei servizi sociosanitari destinati ad anziani e disabili, a seguito delle misure adottate per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid 19. I nostri interventi dimostrano quindi la volontà dell'Amministrazione di andare incontro alle esigenze delle fasce debole della popolazione, degli utenti che usufruiscono dei nostri servizi e delle famiglie già pesantemente colpite, anche in termini economici, dalla situazione attuale. Crediamo che, in questo particolare momento, sia fondamentale dare un segnale, consapevoli dell'importanza di aiutare quanti hanno bisogno dei nostri servizi comunali».