No all'aumento di Tarsu e luci votive e poi via libera ad una fiscalità progressiva in base al reddito: questa la sintesi del Bilancio di Previsione che il Comune di Arcola porterà all'esame del prossimo Consiglio.
Sono stati il sindaco Giorgi e l'assessore al Bilancio Giuseppe Mori a illustrare le linee guida di un provvedimento per il quale l'amministrazione comunale ha dovuto barcamenarsi con i tagli imposti da Governo e Regione Liguria. "Cercare di rimanere al fianco dei cittadini, senza gravare in modo pesante sui bilanci famigliari" – questo l'obiettivo dichiarato dall'Assessore Mori. Nella stesura del Bilancio abbiamo pensato molto ai servizi alla persona, mantenendo gli stessi standard e gli stessi stanziamenti dell'anno scorso, pur in presenza di entrate e trasferimenti regionali minori. A solo titolo di esempio gli investimenti per ricoveri di anziani non autosufficienti in case di cura sono confermati per Euro 159mila, oltre 260mila euro per assistenza domiciliare. Tariffe luci votive e tariffe tarsu bloccate, confermando il Comune di Arcola tra gli Enti con le più basse cartelle esattoriali sul fronte tassa smaltimento rifiuti. E' vero invece, che l'addizionale Irpef verrà raddoppiata, passando dallo 0,4 allo 0,8, ma abbiamo scelto di venire incontro alle fasce più deboli inserendo l'esenzione totale per i redditi fino a 12mila euro. Una scelta che forse farà pagare qualcosa in più a chi ha un reddito superiore ma permetterà un minimo di respiro a chi con fatica arriva alla terza settimana. Sul fronte Imu, la proposta prevede il mantenimento dell'aliquota minima per la prima casa di residenza ed un aliquota agevolata al 6 per mille per le case date in uso gratuito a genitori e figli e per gli immobili locati con contratto agevolato. Passa al 10,60 l'aliquota per le seconde case e le aree fabbricabili. Verrà discusso in Consiglio comunale l'ordine del giorno per chiedere al Governo l'esenzione Imu per le case danneggiate o rese inagibili dagli eventi alluvionali del dicembre 2010 e dell'ottobre 2011.