"Stiamo vivendo una crisi nella crisi. Dobbiamo per prima cosa superare l'emergenza sanitaria e contenere il contagio, ma insieme a questo pensare all'economia, perché se le imprese continuano a stare ferme faranno fatica a risollevarsi.
Per questo serve un'iniezione di liquidità. La proposta di Italia Viva prevede che lo stato accantoni 33 miliardi per garantire un prestito di 412,5 miliardi.
In questo modo, i 4,7 milioni di lavoratori autonomi, imprenditori individuali e società italiane, possono fare domanda per ricevere il 25% del loro fatturato dell'anno precedente da una banca, con un prestito garantito al 100% dallo Stato, senza burocrazia.
Solo così le imprese possono ricominciare a lavorare, pagare i fornitori per acquisti e investimenti e gli stipendi ai dipendenti. L'importo verrà restituito in 100 rate mensili a partire dal gennaio del 2022.
L'Italia deve sostenere il tessuto produttivo,le imprese e soprattutto quelle piccole, perciò più fragili ma motore della nostra economia.
Questo vale a maggior ragione per l'economia della Liguria: un tessuto di 130.000 imprese, attive in tutti i settori dalla logistica all'edilizia, dall'industria, all'artigianato, all'agricoltura.
E vale ancora di più per quelle attività del turismo e del commercio che hanno dovuto completamente chiudere per il decreto, e che per mesi non vedranno ridurre il loro fatturato, ma lo vedranno completamente azzerato, ma dovranno continuare a pagare affitti e spese di gestione.
Per questi si dovrebbe anche pensare a una diminuzione degli affitti per il periodo di chiusura dell'attività".
Raffaella Paita
Deputata Italia Viva