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Sapete quanto rubano le agromafie agli agricoltori onesti in Italia? In evidenza

Le norme dovrebbero essere presto aggiornate.

 

L’illegalità va smascherata per non compromettere il lavoro delle imprese dei territori

Le aziende serie devono essere tutelate, così come i prodotti Made in Liguria: per contrastare le agromafie è importante realizzare la riforma dei reati in materia agroalimentare, aggiornando le norme attuali, risalenti anche agli inizi del 1900, e porre un freno al fenomeno che “ruba” alla campagna italiana un volume d’affari di 24,5 miliardi di euro.

È quanto afferma Coldiretti Liguria all’annuncio del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al convegno sul caporalato promosso dalla Coldiretti a Roma, il quale dichiara che nel prossimo Consiglio dei Ministri dovrebbe essere esaminato il ddl contro le agromafie, che fa diretto riferimento al testo di riforma predisposto dall’Osservatorio Agromafie del giudice Giancarlo Caselli. Il testo di 14 articoli si occuperà di imprese, responsabilità delle persone giuridiche, tutela penale economica e salute pubblica. Le agromafie non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy.

“E’ di fondamentale importanza – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – tenere sempre alta la guardia su tutta la filiera alimentare e stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare. L innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolosa la criminalità nell’agroalimentare che va inoltre smascherata e contrastata con la trasparenza e informando correttamente i cittadini che devono poter conoscere la storia del prodotto che arriva nel loro piatto. Sul territorio ligure, così come nel resto d’Italia operano aziende serie che devono essere tutelate, così come devono essere tutelati i prodotti tipici di questa regione, come l’olio extravergine, eccellenza esportata e conosciuta in tutto il mondo".

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