Il Comitato Piccola Industria di Confindustria La Spezia e EWMD - European Women’s Management Development della Spezia, organizzano per venerdì 7 febbraio alle ore 17:00, presso la Sala Pozzoli di via Don Minzoni 2, la presentazione del libro di Daniela Bandera “L’impresa coevolutiva”.
L’appuntamento sarà un’occasione per riflettere su come sta cambiando il mondo delle aziende per vincere le sfide economiche, sociali, tecnologiche e ambientali del XXI secolo.
Dopo i saluti di benvenuto di Mario Gerini, Presidente di Confindustria La Spezia e di Franca Guidotti, Presidente Delegazione EWMD La Spezia, Renato Goretta e Giorgia Bucchioni, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Comitato Piccola Industria Confindustria La Spezia, intervisteranno Daniela Bandera, sociologa del lavoro e delle organizzazioni e Presidente nazionale EWMD.
Come affrontare i continui cambiamenti che destabilizzano l’organizzazione e perseguire obiettivi sempre più difficili da realizzare? Da questo interrogativo parte la sfida teorica e pratica di coloro che ragionano sulle imprese e dei manager alla ricerca di soluzioni efficaci per dare una risposta alle situazioni più complesse.
L’approccio coevolutivo, proposto dall’autrice nel libro, inquadra la problematica del cambiamento continuo ed introduce strumenti manageriali innovativi per risolvere con successo alcuni dei problemi che caratterizzano la vita delle imprese. La coevoluzione è una teoria che combina suggestioni provenienti dalle diverse scuole della sociologia organizzativa ma anche da altre scienze e discipline.
Daniela Bandera nel libro individua quattro sfide che il management dell’impresa che coevolve deve essere in grado di cogliere: la sfida del cambiamento continuo, della managerializzazione dell’ambiente organizzativo, dell’intelligenza collettiva e della leadership.
"Io credo che l’organizzazione perfetta a cui tutti noi tendiamo e non solo nelle imprese, non esiste - sostiene Daniela Bandera - l’organizzazione viene costruita ogni giorno dagli uomini e dalle donne che la compongono, si costruisce faticosamente giorno dopo giorno. È il frutto delle relazioni, della volontà finalizzata dei gruppi apicali e dei collaboratori, del lavoro di tutti. Ma è anche frutto del conflitto e di continue negoziazioni. Niente rimane fermo in una organizzazione complessa come quella dell’impresa. Nell’organizzazione, soprattutto quando devono affrontare sfide non banali, si producono differenze di pensiero e d’azione che devono essere ricondotte alle finalità organizzative. Avere in testa l’idea che la propria organizzazione possa e debba coevolvere aiuta a pensarsi in movimento, sollecita la flessibilità e la dinamicità, consente di lavorare nel presente con una idea in testa per il futuro e obbliga tutti a fare i conti con i risultati dei piccoli passi più che sollecitare aspettative rivoluzionarie che vengono sistematicamente tradite. È in questo divenire che l’organizzazione si sottrae a tutte le teorie che tendono a razionalizzarla e a renderla il parto della mente ed è nel suo divenire che diventa distintiva e in grado di sviluppare strategie di differenziazione che la rendono unica. L’organizzazione è un manufatto umano, prodotto più dal cuore che dalla mente e, in quanto tale, è imperfetta".
Per informazioni e conferme di partecipazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Daniela Bandera è una sociologa delle organizzazioni, co-fondatrice alla fine degli anni ’80 dell’Istituto di Ricerche Sociali e di Marketing Nomesis di cui è attualmente CEO. È ricercatrice e consulente strategica di imprese e istituzioni. Ha studiato sociologia del lavoro e delle organizzazioni all’Università di Trento specializzandosi all’Università di Nancy (Francia). È attualmente presidente nazionale di EWMD Italia – European Women’s Management Development, membro del Consiglio di Gestione della Fondazione AIB – Associazione Industriale Bresciana e responsabile de LE Imprenditrici AIB.