Esattamente un anno fa, a seguito degli eventi calamitosi che misero in ginocchio le economie costiere del Paese, il Presidente della Repubblica promulgò una legge – per la precisione la 145 del 30.12.2018 – dove veniva sancita la proroga quindicinale delle concessioni demaniali a fini turistici esistenti dal primo gennaio 2019, data di entrata in vigore del decreto.
Ciò allo scopo di, come recita dal comma 682 predetta legge nazionale, “tutelare l'occupazione e il reddito delle imprese in grave crisi per i danni subiti dai cambiamenti climatici e dai conseguenti eventi calamitosi straordinari”. Forti di questo supporto, i concessionari si sono rimboccati le maniche e sono ricorsi al credito per rimettere in piedi una situazione che, a fine ottobre 2018, sembrava insanabile (emblematiche le immagini del disastro del porto di Rapallo o dei litorali della Liguria e delle Puglie).
L’autunno in corso non si presenta meno difficile del precedente: mareggiate, erosione e smottamenti hanno provocato e stanno provocando ingenti danni alle strutture turistiche costiere. Oggi, mentre gli imprenditori si apprestano alla pianificazione degli interventi per la rimessa in pristino delle strutture, sono poche se non inesistenti le autorità locali che hanno recepito i disposti della legge del 2018.
Gli operatori del settore chiedono con fermezza il rispetto di una norma nazionale, al fine di poter affrontare le nuove stagioni con maggiore serenità e ricevere la conferma della validità degli investimenti realizzati, convinti della certezza del futuro delle loro imprese. Un futuro garantito e sancito da una legge della Repubblica Italiana.