Nell’ambito dei cammini tra i parchi del mare e della montagna, e sulla base di una fattive collaborazioni con gli Enti Parco, prosegue l’attività dell’associazione Mangia Trekking tra coste, cime ed alture. Nel quadro di tali attività si va sviluppando sempre più il progetto dell’alpinismo lento, denominato "Alla ricerca delle cucine perdute". Il quale con piacevoli attività di cammino nella natura, conduce a conoscere le aziende agrituristiche, a conduzione familiare, nascoste nel verde, lontano da strade asfaltate, ove i cibi ed i sapori sono gli eredi dell’antica tradizione di Liguria, Toscana ed Emilia. Su proposta di Moreno e Federico Gherardi e la conduzione di Nicola Milani, nei giorni scorsi, alcuni appassionati dell’alpinismo lento, sono andati ad approfondire la conoscenza di un agriturismo a conduzione familiare poco conosciuto, ma che rappresenta sicuramente un modello, si chiama “ L’Alpeggio ”.
Si tratta di una struttura realizzata interamente con pietre a vista, dove ogni cosa fa riferimento al biologico, in quanto tutto è produzione interna alla famiglia, con un allevamento intensivo di pecore, capre, conigli e pollame, nonché farina di castagne, formaggi, ricotta ed olio. Totalmente immerso nel verde dell’alta Versilia, e raggiungibile soltanto con un sentiero, “L’Alpeggio” è gestito da papà Paolo e mamma Lara, i quali con i giovani figli Matteo, Michela e Beatrice, offrono possibilità di ristorazione genuina, pernottamento, assoluto relax ed un alpinismo lento di qualità.
L’associazione Mangia Trekking mentre propone questo genere di esperienze, dal chiaro carattere dei tempi passati, informa che nell’ambito del progetto, prosegue il proprio cammino in un itinerante percorso dal mare alla Val di Vara, Lunigiana e Garfagnana. In Apuane ed Appennino. In un percorso fatto di “sapori ”, ed in territori che conservano un alto valore naturalistico. Per chi desidera unirsi e partecipare al genere di esperienza è possibile contattare l’associazione attraverso i social ( Mangia Trekking/Mangiatrekking ).