Ketty (per l’anagrafe Gaetana) La Rocca, nata nel 1938 alla Spezia e prematuramente scomparsa nel 1976 a Firenze, è considerata una delle più importanti artiste italiane del XX secolo. Il suo lavoro, ormai entrato nella storia dell’arte contemporanea, è presente nelle collezioni del MoMA e del Centre Pompidou.
Dal 4 aprile al 26 maggio a Milano, presso il FM Centro per l’Arte Contemporanea, ospitato nel Palazzo dei Frigoriferi Milanesi, la sua Installazione con specchi del 1967, conservata al CAMeC, è esposta nella mostra dal titolo Il soggetto imprevisto. 1978 Arte e Femminismo in Italia, a cura di Marco Scotini e Raffaella Perna. Si tratta di una mostra interamente al femminile, che ricostruisce puntualmente i rapporti tra arti visive e movimento femminista in Italia e che annovera altri nomi arcinoti, fra i quali Marina Abramović, Carla Accardi, Mirella Bentivoglio, Dadamaino, Hanne Darboven, Nicole Gravier, Rebecca Horn, Lucia Marcucci, Marisa Merz, Annette Messager, Gina Pane, Francesca Woodman.
La Installazione con specchi attualmente in prestito per la mostra milanese è un’opera cospicua, molto importante e dotata di una speciale valenza site-specific, affidata all’interazione con chi la osserva. Composta da 23 elementi in metallo verniciato e specchi, è stata donata alla raccolte civiche della Spezia dal figlio Michelangelo Vasta in occasione della mostra dedicata all’artista a Monsummano Terme, nel 2001. Esposta al pubblico per la prima volta nello stesso anno presso il Palazzo delle Esposizioni a Roma, l’installazione rappresenta la volontà di indagare il rapporto fra opera, spazio ospitante, spettatore - che incontrando le superfici specchianti entra nell’opera e la modifica - e di ridefinire lo statuto dell’opera stessa.