Non nacque dal nulla ma dalla fusione di 3 preesistenti società corali “La Spezia”, “Giuseppe Verdi” e “Gioachino Rossini” che sfociarono in un unico coro di sole voci virili.
Gli organi di stampa nei primi anni 20 riportano spesso notizie dell’Unione Corale: le cronache riferiscono di una vita sociale animata, una sede dignitosa ubicata in Via Napoli 28 dove si organizzavano intrattenimenti e danze, giochi di carte, e c’era una buvette dove si mesceva il vino di Biassa e si discuteva di tutto: con i proventi di tali attività la società si finanziava anche per la scuola di canto e musica.
Nel periodo in cui i teatri cittadini (Politeama e Monteverdi) producevano una feconda attività operistica, l’Unione Corale costituiva il referente costante per gli allestimenti lirici; al suo interno si erano distinte alcune voci di solista, come Emilio Bione, Bruno Carmassi, Angelo Mondin.
In occasione della visita del Re d'Italia alla Spezia, nel maggio 1923, i festeggiamenti inclusero un concerto dell'Unione Corale e della Banda del Corpo Reali Equipaggi ai Giardini.
Nel luglio 1926 l'Unione Corale, diretta dal maestro Fidelio Finzi vinse il 1º Premio al concorso nazionale corale di Prato ottenendo il medaglione del Principe ereditario e la coppa del Capo del governo.
Un articolo di stampa del luglio 1927 riporta testualmente che “vivono felicemente nella nostra zona ben cinque società corali e cioè l’Unione Corale e la Puccini alla Spezia, la Corale di Marola, la Umberto Giordano al Canaletto e la Giuseppe Verdi al Limone – Termo, e fra tutte possono mettere insieme una massa di 200 – 220 coristi militanti”.
Un incendio, divampato nella sua sede nel gennaio del 1929, distrusse il patrimonio sociale dell'Unione Corale, che fu così costretta a ridurre al minimo la sua attività.
Tra il 1936 e il 1937, l'Unione Corale fu attiva sia come scuola di canto corale, con un complesso madrigalistico di 45 voci, sia come Scuola di musica, con un'orchestra sinfonica di 40 elementi, inclusa una sezione ricreativa.
Nell'ottobre del 1937 consegnò a Benito Mussolini due dischi contenenti il Coro del pane, la Canta del Fronte e Ignoto Militi, raccolti in un cofanetto ligneo scolpito da Italo Bernardini, che erano stati registrati l'anno precedente presso la Odeon per l'EIAR.
Naturalmente anche l’Unione Corale dovette uniformarsi alle organizzazioni corporative dell’epoca aderendo all’Ente fascista per il teatro lirico.
Dopo la Liberazione, ritornata autonoma, la Corale offrì il primo concerto postbellico cittadino il 18 ottobre del 1945.
L'Unione Corale ha continuato poi a prendere parte alle rappresentazioni liriche e nel contempo a organizzare concerti e a partecipare a rassegne.
Il 28 ottobre 1968 ottenne il 1º premio alla Rassegna Nazionale di polifonia vocale per la categoria voci miste indetta a Roma dall'O.R.S.A.M.
Essendo essenzialmente una palestra di canto corale, l'Associazione non punta alla specializzazione in un genere particolare, e anzi una delle caratteristiche dell’Unione Corale è rappresentata da una spiccata versatilità: il suo repertorio infatti spazia dalla polifonia sacra e profana alla lirica.
Volendo individuare un filone specifico di attività, si può sottolineare la promozione e la diffusione dell’opera di musicisti spezzini del passato e contemporanei.
Il Maestro Sergio Chierici, che ne fu pianista e organista già negli anni ’80, è il Direttore dell’Unione Corale dal 2011.
La porta della Corale è sempre aperta a coloro che vogliano avvicinarsi al canto: la mail a cui scrivere è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.